Economia e Lavoro

Giù il prezzo dei carburanti e c’è la crisi dei gestori dei piccoli centri che chiudono bottega

Scendono i prezzi dei carburanti alla pompa, nonostante il lieve rimbalzo delle quotazioni dei prodotti raffinati.  Questa la sintesi della consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8 ha ridotto di due centesimi al litro i prezzi consigliati del gasolio.  Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,837 euro/litro (-4 millesimi, compagnie 1,841, pompe bianche 1,830), diesel self service a 1,717 euro/litro (-4, compagnie 1,721, pompe bianche 1,709). Benzina servito a 1,981 euro/litro (-4, compagnie 2,021, pompe bianche 1,901), gasolio servito a 1,861 euro/litro (-4, compagnie 1,903, pompe bianche 1,779). Gpl servito a 0,714 euro/litro (invariato, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), metano servito a 1,329 euro/kg (invariato millesimo, compagnie 1,343, pompe bianche 1,318), Gnl 1,229 euro/kg (-2, compagnie 1,228 euro/kg, pompe bianche 1,230 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,932 euro/litro (servito 2,198), gasolio self service 1,829 euro/litro (servito 2,101), Gpl 0,857 euro/litro, metano 1,455 euro/kg, Gnl 1,291 euro/kg. Ed a proposito di benzinai, secondo uno studio della Confesercenti, associazione alla quale aderiscono un gran numero di distribuzioni di Carburanti, nei piccoli comuni i benzinai sono sempre di meno: tra il 2014 ed il 2024 la rete italiana delle stazioni di rifornimento si è ridotta del 22,2%, perdendo oltre 4.500 punti vendita. Nello stesso periodo, 246 comuni sotto i 15 mila abitanti hanno visto chiudere l’ultimo distributore di carburanti, costringendo oltre 527 mila residenti ed eventuali turisti a rifornirsi in un altro comune. La diminuzione più rapida del numero di distributori si registra nei comuni con più di 250 mila abitanti (-24,3% tra il 2014 ed il 2024, anche per motivi di sicurezza), ma anche la riduzione registrata nei paesini e nei borghi sotto i 5 mila abitanti è sopra la media (-23,7%). E l’impatto della desertificazione dei benzinai è più forte. A contribuire al calo del numero di punti vendita, anche il crollo di iscrizioni di nuove imprese che si sono più che dimezzate. Nel 2014 erano 407, nel 2023 sono state solo 139: un crollo del -65,8%. Nei piccolissimi comuni la riduzione è stata addirittura del -74,1%. Alla scomparsa dei benzinai si aggiunge poi quella degli Atm: negli ultimi dieci anni ne sono spariti quasi 5 mila, l’11% circa.

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