Primo piano

Governo-Sindacati, confronto aperto sui Decreti attuativi per la sicurezza sul lavoro

 

di Wladymiro Wysocki*

 

 

Al ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro Marina Elvira Calderone, insieme al tutto il suo ufficio e il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, martedì 07 maggio ha incontrato tutte la parti sindacali datoriali, dei lavoratori e associazioni di categoria per affrontare il tema della sicurezza sul lavoro alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n.56 del 29 aprile scorso.

Legge in merito alle disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR contenente le nuove misure di prevenzione e tutela nel mondo del lavoro, ovvero la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi nel settore edile definita patente a crediti.

Purtroppo la sessione di lavoro si apre a ridosso della recente tragedia avvenuta a Casteldaccia, della quale il Ministro ha doverosamente riferito quanto accaduto tenendo a precisare che la Regione Sicilia, per la particolarità del suo statuto, non è controllata direttamente dal ministero ma con la quale è stato siglato un accordo per aumentare di trenta unità gli ispettori del comando carabinieri e di altre trenta unità di ispettori tecnici che stanno ultimando la parte addestrativa della formazione.

Ha riferito che proprio il comando carabinieri è stato il primo ad intervenire nel luogo dell’accaduto e che sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Tornando alla discussione, oggetto di incontro, il Ministro ha tenuto sottolineare la necessità di calendarizzare i prossimi incontri per mettersi da subito al lavoro alla stesura dei decreti attuativi.

Termine fissato la fine del mese di maggio.

Il Ministro, Marina Elvira Calderone, è ferma e decisa nella sua posizione e nel definire quanto prima tutto il sistema legislativo per rendere dal 1° di ottobre la patente a crediti perfettamente integrata tra le disposizioni necessarie che tutte le imprese e lavoratori autonomi devo seguire per poter eseguire lavori nel settore edile.

A tal proposito ha avanzato il suggerimento di riprendere gli accordi già definiti dalle parti sindacali nel 2011 in merito alla patente a crediti, che poi rimase nel cassetto, e di svilupparla e contestualizzarla alle evoluzioni del mondo del lavoro di oggi.

Su questo c’è stato un apprezzamento unanime, con le dovute osservazioni ma la traiettoria è stata lanciata.

Ovviamente ha ripreso le osservazioni, delle quali sono state date già ampi chiarimenti, sull’ampliamento della patente a crediti anche per gli altri settori sottolineando che questo è solo un inizio di un nuovo impianto normativo che sicuramente sarà oggetto di interesse ad altri settori ateco.

Prima di aprire la discussione del tavolo tecnico si congeda con la segnalazione di prestare particolare attenzione alla stesura di capitolo dedicato all’importanza degli RLS aziendali, ovvero i Rappresentanti della Sicurezza dei Lavoratori.

Nel giro degli interventi, che si sono susseguiti, complessivamente i suggerimenti posti al Ministro si sono soffermati nel rivedere le modalità di decurtazione dei crediti, riportati nell’allegato 1-bis della Legge, per nulla congruo con i rischi lavorativi.

Attenzionata è stata anche la modalità di integrazione dei crediti così come la distinzione tra imprese maggiormente virtuose o di dimensioni più consistenti rispetto alle piccolissime, piccole e medie imprese in merito ai crediti di partenza a disposizione.

Altra criticità posta, o meglio necessità di chiarimento, è di definire come sarà effettuata l’autocertificazione per il conseguimento della patente a crediti così come l’urgenza di arrivare a conclusione del nuovo Accordo Stato Regioni in merito alla formazione, anche qui in forte ritardo.

È emersa la necessità di stabilire gli organismi riconosciuti per la formazione al fine di garantire una qualità della formazione azzerando la diffusione dei finti attestati e della cattiva formazione.

Sostanzialmente, nella seduta odierna, si è messo sul tavolo le prime tematiche oggetto di lavori nelle prossime sessioni per definire i decreti attuativi, ovviamente dando poi sempre seguito al dialogo nell’ottica di affrontare le emergenze della prevenzione e sicurezza sul lavoro secondo le evoluzioni.

Il Ministro nel riprendere la parola ha precisato che è ben disponibile a modificare tutto il necessario per perfezionare la norma nell’ottica della maggiore tutela dei lavoratori, per garantire un lavoro sano e sicuro.

Nulla è immodificabile e questi incontri sono voluti per affrontare ogni questione senza preclusioni di alcun genere.

Questa è una tematica nella quale non ci devono essere divisioni di alcun genere o contese tra parti sociali, si deve essere uniti.

Le premesse per fare bene ci sono tutte, attendiamo il calendario dei lavori e auspichiamoci che già nei prossimi tavoli di lavoro si arrivi alla definizione del complesso normativo necessario come strumento utile per le imprese, lavoratori autonomi e addetti ai lavori.

L’obbiettivo di arrivare a una struttura consolidata per il 31 maggio è fissato, il tempo non è dalla nostra parte poiché ogni giorno che passa le cronache ci ricordano dei drammi sul lavoro.

Non resta che rimboccarsi le maniche e dare finalmente una svolta a un quadro nazionale critico delle morti sul lavoro.

 

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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