La guerra di Putin

I britannici avanzano un’ipotesi: “Solo una finzione la conquista di Bakmut da parte dei russi” E dall’America l’Isw rivela: “Mosca non ha risorse per aumentare l’offensiva in Lugansk”

La Russia potrebbe rivendicare la conquista della città ucraina di Bakhmut in occasione dell’anniversario della guerra, indipendentemente dalla realtà sul campo. A sostenerlo è il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento di intelligence pubblicato su Twitter. “Le forze russe sono probabilmente sottoposte a crescenti pressioni politiche con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’invasione. È probabile che la Russia affermi che Bakhmut è stata catturata per allinearsi con l’anniversario, indipendentemente dalla realtà sul campo”, si legge nell’aggiornamento. “Se l’offensiva di primavera della Russia non riuscirà a ottenere alcun risultato, le tensioni all’interno della leadership russa probabilmente aumenteranno”. Secondo l’intelligence britannica, “la Russia continua a perseguire diversi assi offensivi nell’Ucraina orientale: Vuhledar, Kreminna e Bakhmut. Secondo quanto riferito, le vittime rimangono elevate, in particolare a Bakhmut e Vuhledar. In particolare, la 155a e la 40a brigata di fanteria navale “d’élite” hanno subito perdite molto elevate a Vuhledar e sono probabilmente inefficaci in combattimento”. Poi altre informazioni arrivano dall’Istituto di studi strategigi americani sulle guerre Isw, secondo il quale Mosca non ha risorse per aumentare la portata dell’offensiva nell’oblast di Lugansk. A sostenerlo è il think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw). Nel suo ultimo report, l’istituto “prevede l’improbabilità di un aumento significativo delle operazioni offensive russe questo inverno sulla base di una valutazione delle forze russe già impegnate in operazioni attive”. La fase principale delle operazioni offensive russe nell’oblast di Lugansk “è in corso e la Russia probabilmente non dispone di sufficienti riserve disponibili per aumentare drasticamente la portata o l’intensità dell’offensiva di questo inverno”, scrive il think tank. “L’assenza osservata di diverse unità di carri armati critici suggerisce che l’esercito russo continua ad avere difficoltà nel sostituire l’equipaggiamento – in particolare i tank – perso durante le precedenti operazioni offensive fallite. Le forze russe quasi certamente hanno ancora alcune unità meccanizzate in riserva, ma è improbabile che l’impegno di queste riserve limitate sulla linea del fronte dell’oblast di Lugansk cambi radicalmente il corso dell’offensiva in corso”.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.02

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