Politica

I timori del Pd sulla nuova linea del M5S

Potrebbe anche arrivare la scelta di un appoggio esterno al Governo da parte del M5s. Questo è quello che più preoccupa il Partito democratico. L’ex premier potrebbe essere tentato – nelle prossime settimane – dalla strada più drastica indicata dal Fatto quotidiano, appunto quella dell’appoggio esterno se non addirittura dell’opposizione. Avere evitato voti contrari della maggioranza sulla risoluzione è sicuramente un risultato importante, ma questo non evita che in casa Pd sia scattato un “allarme rosso” sulla tenuta del governo: non dal punto di vista numerico, perché Luigi Di Maio dovrebbe avere sia alla Camera che al Senato numeri sufficienti a mettere in sicurezza la maggioranza, ma “è chiaro che dal punto di vista politico si rischia comunque un indebolimento”. Inoltre, la rottura M5s trasforma la Lega nel primo partito della maggioranza e Matteo Salvini ha già cominciato a rivendicare il ruolo: “La Lega non è ossessionata dalle poltrone”, ha detto. “Ci preme l’approvazione di decreti urgenti, come quelli su energia, carburanti e siccità”. Letta si aspetta un Salvini sempre più incalzante sul governo nei prossimi mesi e questo certo non è tranquillizzante per il Pd, che ricorda ancora quando nel 2012 Berlusconi si sfilò dalla maggioranza per Monti.
Poi, appunto, c’è il tema delle alleanze. Il leader Pd confida che entrambi i duellanti abbiamo come riferimento il centrosinistra. Letta mantiene rapporti buoni sia con Conte che con Di Maio, ma è chiaro a tutti che ormai questo non è sufficiente. La grande incognita è proprio la linea che sceglierà Conte. Se il leader M5s dovesse scegliere la “linea-Travaglio” si porrebbe su un piano oggettivamente “incompatibile con la nostra prospettiva politica”, dice un dirigente Pd. Letta sta costruendo il suo progetto su quelli che definisce “tre pilastri”: diritti civili, giustizia sociale, sostenibilità ambientale. E’ convinto che si possa costruire un percorso comune su queste direttrici. Ma per il leader democratico c’è anche la “cornice”, cioè l’Europa e l’atlantismo. Letta ha detto che su questo non si transige.

aggiornamento crisi M5S ore 10.58

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