Illia Vitiuk – l’ex capo della sicurezza informatica del Servizio di sicurezza ucraino (SBU) che è stato sospeso dal suo incarico a seguito di un’indagine sulle sue finanze personali – è stato formalmente licenziato con un decreto presidenziale emesso il 1 maggio.
Il quotidiano investigativo Slidstvo.Infoil 4 aprile aveva riportato che la famiglia di Vitiuk aveva acquistato immobi per un valore stimabile in circa 645.000 dollari.
Secondo quanto riferito anche la moglie di Vitiuk ha avuto sostanziosi aumenti di stipendio dopo che il marito è stato nominato per l’incarico, acquista do anche un e appartamento in un complesso residenziale di lusso a Kiev a un prezzo inferiore al prezzo di mercato.
L’Agenzia nazionale per la Prevenzione della Corruzione ha iniziato a monitorare Vitiuk in seguito alle rivelazioni stampa.
La pubblicazione conferma inlotre che che il giornalista che ha condotto le indagini, Yevhenii Shulhat,è stato successivamente preso di mira dagli ufficiali del Servizio di Leva per ritorsione. Gli agenti del Servizio sarebbero stati accompagnati da un ufficiale della SBU del dipartimento di Vitiuk.
Giorni dopo la stessa SBU ha annunciato che Vitiuk era statomandato al fronte mentre era in corso l’inchiesta sulle rivelazioni di Slidstvo.Info.
All’inizio di aprile la Procura generale ha annunciato di aver aperto un’indagine penale per possibile abuso d’ufficio e ostruzione all’attività professionale di un giornalista, la denuncia partiva da dipendenti della SBU e ufficiali di leva militare in seguito alla rivelazione.
Questo è stato solo l’ultimo incidente di quella che i media ucraini vedono come “una crescente pressione contro la stampa”. . A gennaio, Bihus.Infoha pubblicato un’indagine rivelando la permanente sorveglianza che la sua redazione ha subito da parte del Dipartimento per la Protezione dello Stato Nazionale della SBU.
Il 31 gennaio il presidente Volodymyr Zelenskyj aveva licenziato il capo di questo dipartimento, Roman Semenchenkoa seguito di queste rivelazioni.
GIELLE