“Sono soddisfatto per l’arresto di Shabbar, ma la notizia del ritrovamento di un corpo vicino a casa di Saman mi riempie di dolore e tristezza. Fino all’ultimo momento ho vissuto con la speranza che fosse ancora viva”. Così il fidanzato di Saman Abbas, tramite il suo avvocato Claudio Falleti, ha commentato il ritrovamento di quello che potrebbe essere il cadavere della ragazza pakistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021 e che, secondo l’accusa, sarebbe stata uccisa dai suoi familiari. Per l’identificazione certa si attende, nei prossimi giorni, la conferma dal Dna. “Aspettiamo le analisi della polizia scientifica. Se il corpo ritrovato fosse di Saman desidererei che avesse una degna sepoltura, è rimasta anche fin troppo tempo in un posto inospitale – dice ancora il fidanzato di Saman Abbas – Spero sia fatta giustizia e che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. Chiedo un po’ di privacy in un momento così difficile e delicato”. L’edificio e l’area attigua (nella foto) dove il corpo è stato individuato è stato messo in sicurezza dai Ris e dai Vigili del Fuoco, ma per l’esumazione bisognerà attendere qualche giorno. Come spiegato dal procuratore Gaetano Calogero Paci, sarà necessario fare richiesta di incidente probatorio urgente alla Corte di Assise per procedere con una perizia nel contraddittorio delle parti, dal momento che è già fissato il processo. Saranno dunque i giudici a nominare un perito per dare il via alle operazioni che prevederanno anche l’estrazione del Dna. I tempi potrebbero allungarsi ancora dal momento che gli atti dovranno essere notificati in Pakistan a Shabbar, che non è più latitante, mentre l’unica ricercata rimane la moglie (e madre di Saman) Nazia Shaheen.