Un “procacciatore di affari” che grazie ad una rete di rapporti riesce a far vincere la sua azienda rispetto a colossi come Luxottica e Fca. E’ questo il ruolo di Vittorio Farina, uno degli uomini arrestati oggi nell’ambito di una inchiesta su una commessa di mascherine e camici alla Protezione civile della Regione Lazio.
In un passo dell’ordinanza, spiega: “Farina vanta rapporti con personaggi noti, come Roberto De Santis, l’ex senatore Saverio Romano, soggetti per il tramite dei quali riesce ad avere contatti con pubblici amministratori che in questo periodo si occupano di forniture pubbliche di dispositivi medici e di protezione individuale”.
Poi il giudice spiega: “Farina nell’interloquire con Aleksic ha mostrato la sua soddisfazione nell’aver ottenuto la promessa – verosimilmente dal commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri – di inserire la Ent Tlc srl quale fornitore sussidiario rispetto a Luxottica spa e Fca spa per l’approviggionamento di un’ingente quantità di mascherine chirurgiche da destinare alle scuole”.
Più avanti il gip spiega che il 3 settembre 2020 “in occasione di un ulteriore viaggio a Roma, Vittorio Farina è riuscito ad incontrare il commissario straordinario Domenico Arcuri, come sembra emergere dai puntuali aggiornamenti effettuati da Farina ad Aleksic. In una intercettazione Farina spiega: “Domenico mi ha promesso che se gli arriva la lettera, autorizza quell’acquisto (…) la dovrebbe fare oggi, oggi la deve fare e oggi pomeriggio ci deve fare l’ordine”.
Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio l’ex commissario all’emergenza pandemica, Domenico Arcuri, è oggetto del traffico d’influenze dei vari soggetti citati nell’inchiesta e assolutamente non indagato nella vicenda.