“Anche Putin non può restare in carica in eterno, se i danni di guerra si accumulano”. Ne è convinto il premio Nobel all’Economia Paul Krugman (nella foto), che in un’intervista allo Spiegel spiega che per questo motivo le sanzioni economiche sono un mezzo adeguato per rispondere all’azione militare in Ucraina. L’economia russa riesce a sostenersi senza i beni di lusso dall’estero, ma mancano importanti pezzi all’industria aerospaziale, spiega: “Rendere autarchico il paese avrebbe richiesto anni di preparazione. Penso che gli Usa e la maggior parte degli Stati europei riusciranno a sostenere l’aumento dei prezzi”, è la previsione sugli effetti collaterali per i Paesi che applicano le sanzioni. Secondo Krugman, la situazione non è paragonabile allo shock petrolifero degli anni ’70, che prevede una pesante recessione nei Paesi industrializzati. Conseguenze gravi si profilano invece per i Paesi poveri, in cui la gente usa gran parte dello stipendio per fare la spesa.
aggiornamento la Guerra di Putin ore 18.21