Esteri

Inondazioni catastrofiche in Libia, oltre 2.000 i morti e migliaia i dispersi

 

Il bilancio delle vittime delle inondazioni nell’est della Libia ha superato i 2mila morti, mentre altre migliaia di persone risultano disperse. La Mezzaluna Rossa di Bengasi ha dichiarato che le inondazioni hanno provocato la morte di almeno 150 persone nella città di Derna. “Il numero delle vittime a Derna ha superato le 2mila persone, mentre diverse migliaia sono disperse”, ha dichiarato Hamad all’emittente libica al Masar. “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”. E’ quanto ha scritto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. In campo anche la Francia, che sta “mobilitando risorse per fornire aiuti”, ha promesso Emmanuel Macron. Mentre in un messaggio sui social il presidente tunisino Kais Saied ha fatto sapere di aver “autorizzato il coordinamento immediato con le autorità libiche per gli aiuti di urgenza dispiegando i mezzi umani e logistici necessari”. Oltre a questi Paesi, si stanno muovendo anche l’Egitto, l’Algeria e il Qatar

Particolarmente colpita è la zona di Derna. I dispersi sarebbero almeno 7.000. A complicare la situazione è stato il crollo simultaneo di due dighe, in una zona, tra l’altro, ricca di risorse petrolifere. Il crollo delle dighe ha “liberato oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua che hanno generato devastanti inondazioni” fanno sapere le autorità. A Tripoli il primo ministro del Governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah, ha decretatotre giorni di lutto, mentre da parte sua il premier Hammad ha annunciato due giorni festivi per tutti i settori dell’Est del Paese, ad eccezione dei servizi di sicurezza, sanitari e di emergenza. Descritta dagli esperti come un “fenomeno estremo per la quantità di acqua caduta”, la tempesta aveva colpito nei giorni scorsi anche Grecia, Turchia e Bulgaria, uccidendo almeno 27 persone. Poi, dopo avere scaricato nei scorsi giorni intense precipitazioni in mare, nel weekend appena trascorso ha raggiunto la terra in Cirenaica, allagando un’area vastissima che va da Bengasi, dove è stato imposto il coprifuoco e le scuole sono chiuse, a El Beida, con venti che hanno raggiunto velocità fino a 180 chilometri orari, secondo il Centro meteorologico arabo regionale.

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