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Israele non concede tregua ad Hamas. Tutta la Striscia è sotto attacco. Vittime tra i civili

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver effettuato attacchi durante la notte contro circa 200 obiettivi di Hamas a Gaza, mentre le forze di terra continuano ad operare nella Striscia. In una nota, l’Idf afferma che la sua Brigata Negev ha distrutto le “infrastrutture” di Hamas all’interno di una scuola a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, che veniva utilizzata per attaccare le truppe. All’interno del complesso scolastico, le truppe hanno trovato due ingressi ai tunnel, di cui uno con trappole esplosive, e altre armi. Le forze di terra hanno anche diretto attacchi aerei durante la notte, anche contro auto che trasportavano missili e mortai per agenti di Hamas, una postazione di lancio di missili anticarro, un gruppo di agenti di Hamas e un vicino deposito di armi. Secondo l’esercito, anche la marina israeliana ha effettuato attacchi durante la notte, prendendo di mira i posti di osservazione di Hamas e altre infrastrutture lungo la costa di Gaza. Sempre l’esercito israeliano fa sapere che nella notte tra domenica e lunedì sono stati sparati diversi colpi di mortaio dal territorio libanese verso una postazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella zona di Shtula, nel nord di Israele. Lo rende noto il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, spiegando che tre soldati israeliani sono rimasti leggermente feriti a causa dei colpi dal Libano e sono stati evacuati per ricevere cure mediche. Le loro famiglie sono state informate, si legge in un tweet.

Nelle scorse ore, inoltre, ”sono stati rilevati diversi lanci di mortaio dal territorio libanese verso una postazione dell’Idf nella zona di Yiftach. Le forze dell’Idf hanno attaccato il luogo di origine della sparatoria”, ha aggiunto Hagari. Prosegue, dunque,  a tutto campo l’attacco programmato da Tel Aviv. Secondo quanto reso noto dal portavoce dell’esercito Jonathan Conricus alla Cnn, “non li abbiamo ancora sconfitti del tutto militarmente a nord, ma abbiamo fatto grandi progressi”.

“Dal principio abbiamo detto ai civili israeliani e a chiunque ci ascoltasse nel mondo che combattere contro Hamas purtroppo avrebbe richiesto tempo”, ha aggiunto, parlando di “un’operazione difficile, su un terreno difficile, dove affrontiamo un nemico molto risoluto che non ha alcun problema a sacrificare civili per la causa militare”.

Conricus ha poi negato le accuse delle organizzazioni umanitarie secondo cui ai civili che si sono ammassati nella parte meridionale della Striscia non viene dato il tempo sufficiente a mettersi in salvo per sfuggire all’avanzata israeliana, ed ha ribadito che ogni sforzo viene fatto per tutelare i civili: “Se Hamas si fosse posizionato fuori dalle aree urbane e ci avesse affrontato da lì, allora certo la popolazione civile non sarebbe rimasta coinvolta. Ma Hamas non lo ha fatto”, ha concluso.

Nuovi scontri anche in Cisgiordania con vittime tra i palestinesi. In due sono stati uccisi in scontri armati durante un’operazione dell’esercito israeliano a a Qalqilya in Cisgiordania. Secondo l’agenzia Wafa i due sono stati colpiti dai soldati “all’interno di una vettura”. La stessa fonte ha parlato anche di altri palestinesi feriti e di un arresto. Haaretz ha riferito anche di una casa demolita.

L’esercito israeliano ha invitato i residenti di alcune aree nel centro di Khan Younis, nel sud di Gaza, ad evacuare più a sud. Lo riporta al Jazeera. Il messaggio, condiviso sull’account arabo dei militari su X, mostra una mappa con Gaza divisa in blocchi numerati, con alcune di queste sezioni evidenziate come zone da evacuare.

La mappa ha un codice QR che i civili dovrebbero scansionare per verificare se la loro casa cade in uno dei blocchi presi di mira. Ma non è chiaro – rileva l’emittente del Qatar – come i residenti di Gaza possano utilizzare un simile sistema. L’accesso a Internet è estremamente limitato nella Striscia dopo che più di un mese di raid aerei israeliani hanno distrutto le infrastrutture dell’enclave, con gli israeliani che hanno imposto un blackout delle comunicazioni.

I residenti che hanno parlato con Al Jazeera hanno anche espresso grave frustrazione e paura nel trasferirsi nuovamente, poiché i luoghi che ora vengono presi di mira erano stati precedentemente indicati come aree sicure dall’esercito israeliano. Va detto, infine, che le Nazioni Unite hanno tristemente contabilizzato anche quanti ordigni sono caduti  Gaza. Nel sud della città, dalla ripresa delle operazioni militari di Israele, cadono bombe “ogni 10 minuti”. Ad affermarlo James Elder, portavoce dell’Unicef, , che ha descritto l’ospedale al-Nasser a Khan Younis come una “zona di guerra”. Lo riporta Bbc.

aggiornamento crisi mediorientale ore 13.38

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