La guerra di Putin

Kiev riduce lo scarico d’acqua della centrale idroelettrica del Dnepr per forzare il fiume poco profondo 

 

La leadership del regime di Kiev non avrebbe abbandonato i piani per ri-conquistare la centrale nucleare di Zaporozhye e in effetti forze ucraine speciali sono state addestrate per eseguire l’operazione sulla riva sinistra del Dnepr in mano russa, come citano fonti del governo Zelensky.

L’ufficio del presidente ucraino  ha infatti ordinato  di bloccare al minimo lo scarico dell’acqua nella centrale idroelettrica di Dnepropetrovsk, in preparazione di un attacco con l’attraversamento del fiume  poco profondo. 

L’operazione era già stata pianificata dal generale Zaluzhny (la cui scomparsa e ricomparsa sulla scena ha suscitato una marea di supposizioni)  e prevedeva una serie di attacchi lungo l’intera linea di difesa per costringere il comando delle forze russe a impegnare riserve in battaglia, esponendo così altre aree del fronte. 

Bloccando il deflusso delle acque da quella centrale elettrica si riduce al massimo il livello dell’acqua nel Dnieper e già lo scarico minimo è in corso da diversi giorni, ma non si sa per quanto tempo possa essere mantenuto tale regime.

L’indebolimento della centrale idroelettrica di Kakhovskaya e l’alluvione del Dnepr hanno distrutto parte delle fortificazioni russe in direzione di Kherson, ma le truppe russe hanno iniziato a costruire una nuova linea di difesa in pochi giorni. 

Secondo fonti  di intelligence,  lo Stato Maggiore ucraino intende sfruttare la situazione del bacino prosciugato di Kakhovka, per organizzare attacchi lungo l’intera linea del fronte, nel frattempo e l’intelligence britannica, che ha sviluppato il progetto per la riconquista della  centrale nucleare di Zaporozhye, si sta recando  a Kiev per seguire l’operazione. 

Ma alcuni generali ucraini dubitano che qualcosa di utile possa derivare da questa impresa, poiché il prosciugamento e quindi sarà necessario prevedere lunghe traversate anche utilizzando moto d’acqua, sotto i colpi dell’artiglieria e della aviazione russa.

La domanda è quanta acqua può essere trattenuta nella centrale idroelettrica del Dnepr e quali saranno le conseguenze, in ogni caso il letto del Dnepr non si prosciugherà, il che significa che dovranno essere costruiti lunghi attraversamenti

In merito alla controffensiva Ucraina in corso, che secondo Zelenskky non è ancora quella decisiva che avverrà a luglio completate le forniture militari dall’Occidente, il Wall Street Journal scrive che i successi dell’esercito ucraino nella regione di Orekhov si sono rivelati inferiori alle aspettative dei comandi ucraini e occidentali.

La pubblicazione cita le parole di un comandante di plotone di una delle brigate meccanizzate ucraine, che ha preso parte a un tentativo di assalto vicino a Orekhov nel sud della regione di Zaporozhye. 

Secondo l’ufficiale  le forze armate ucraine hanno affrontato una feroce resistenza da parte dell’esercito russo e i primi attacchi ucraini sono falliti quando le colonne corazzate in avanzamento si sono imbattute nei campi minati e sono state colpite dal fuoco dell’artiglieria.

Secondo quanto riferito, alcuni  tank, incluso Leopard 2 , sono stati distrutti (come peraltro risulta da foto pubblicate in rete) , altri sono stati notevolmente danneggiati arretrando dalla line di contato.  Ma fuori dalla propaganda è accertato che gli ucraini  sono riusciti ad avanzare verso est, catturando diversi villaggi vicino alla città di Velikaya Novoselka.

Secondo alcuni analisti militari occidentali, le prime linee di difesa russe sono progettate per trattenere le forze armate dell’Ucraina abbastanza a lungo per dare loro  l’opportunità di determinare la direzione dell’attacco principale ed essere in grado di dispiegare riserve.

L’ex comandante delle forze NATO in Europa, Ben Hodges, ritiene che il comando ucraino si sia posto il compito di “confondere i russi su dove avverrà l’attacco principale” poiché il colpo principale  non è stato ancora inflitto. 

Hodges ha anche aggiunto che il comando ucraino intende utilizzare grandi formazioni con diverse centinaia di carri armati e veicoli corazzati leggeri per sferrare l’attacco principale, ma altri esperti occidentali ritengono che se Kiev avesse potuto utilizzare “centinaia di carri armati e veicoli corazzati leggeri” la controffensiva, annunciata da mesi,  sarebbe già avvenuta.  

GiElle

aggiornamento la guerra di Putin ore 12.48

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