La guerra di Putin

La denuncia del Governatore del Luhansk: “Uomini ucraini costretti ad arruolarsi per combattere contro il loro Paese”

“Continuo a supportare i nostri combattenti e aiuto i profughi del Luhansk che sono più di 300 mila”. Lo afferma in una intervista a La Stampa, Serhiy Haidai, governatore della regione ucraina fino alla sua caduta in mano ai russi dopo quattro mesi di bombardamenti e combattimenti strada per strada, che ora si trova in un luogo segreto. “Impossibile” dire “con certezza” quanti morti ci sono stati nella sua regione dall’inizio della guerra. “Sappiamo che i morti civili sono migliaia, ma non c’è una conta ufficiale. Alcuni sono ancora sotto le macerie dei palazzi. Altri sono stati seppelliti nei giardini senza che ci sia stata una comunicazione ufficiale. Ci vorranno anni per saperlo”. Il numero di vittime tra i soldati invece “è un segreto che non posso rivelare”.
“Per i russi noi governatori siamo un obiettivo”, ha quindi affermato denunciando che ora “solo le donne e i bambini” possono muoversi verso l’Ucraina libera. “Gli uomini vengono costretti ad arruolarsi per combattere contro l’Ucraina”. “I russi usano un metodo ancora più subdolo della coscrizione obbligatoria. Affiggono annunci di lavoro con paghe doppie o triple rispetto alla media. Quando gli uomini si presentano vengono arruolati con la forza. La spiegazione è semplice: dal 2014 moltissimi uomini hanno lasciato le terre dei separatisti e non hanno soldati a sufficienza per poter supportare le truppe russe”. Alla denuncia del Governatore di Luhannsk, segue l’appello del suo collega del Donetsk, che lancia un nuovo avvertimento ed una richiesta pressante alla popolazione:. “La Russia ha reso l’intera regione di Donetsk in una zona pericolosa anche per i civili. Chiedo a tutti di lasciarla. Sfollare salva la vita”, ha dichiarato. Il sindaco di Slovyansk, la città considerata il prossimo obiettivo di Mosca, Vadym Lyakh ha predisposto autobus e treni, con destinazione l’Ucraina Occidentale, per i civili in fuga. Nel frattempo, i militari ucraini hanno costruito un muro difensivo lungo il fronte, a ridosso dei tre centri abitati di Siversk, Soledar e Bakhmut, dopo la caduta di Severodonetsk e Lysychansk, nella regione di Sloviansk, con l’obiettivo di fermare l’avanzata dei russi verso la zona industriale di Kramatorsk, quartier generale delle forze ucraine nel Donbass.

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