Economia e Lavoro

La pausa pranzo diventa un lusso. Ricerca di Federconsumatori registra aumenti dell’11%

 

Abbandonato lo smart work e tornati a lavorare quasi pienamente in presenza gli italiani sono di nuovo alle prese con gli aumenti relativi ai costi della pausa pranzo. Se nei supermercati e negli alimentari i prezzi sono schizzati alle stelle, presso mense, esercizi di ristorazione, self-service, punti di ristoro e bar sono andati anche oltre, motivo per cui sono sempre di più gli italiani che, per affrontare al meglio la propria giornata lavorativa, si portano da casa il pranzo e la merenda. Che sia motivata dall’esigenza di risparmiare o da scelte salutiste, si tratta di una tendenza che negli ultimi anni si è affermata sempre di più tra i cittadini, arrivando a interessare oltre il 39% dei lavoratori full time. L’aggiornamento delle rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, ha registrato forti incrementi di prezzo dei prodotti venduti presso punti ristoro, bar e mense: del +11,09% nel 2023, rispetto al 2019. Un pasto tipo, composto da: acqua, piatto di pasta, dessert e caffè consumato in una tavola calda/self-service può arrivare a costare 14,89 euro al giorno, per un totale di 297,80 euro al mese. Per chi sceglie di rinunciare alla “pausa pranzo” nei punti self-service/bar/mense e preferisce portarsi il pranzo da casa lo stesso pasto tipo home made costa circa 3,90 euro, cioè il 74% in meno rispetto a quello acquistato. Alla luce della larga diffusione di questa abitudine sono aumentate anche le opzioni a disposizione dei cittadini per preparare il proprio pasto fai da te o ricorrere a prodotti pronti, acquistabili direttamente nelle corsie di supermercati o alimentari: confezioni di piatti monoporzione, verdure cotte confezionate, affettati monodose, insalate con tanto di condimenti, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le diete. Ma, rispetto al 2019, anche i prezzi di questi prodotti sono aumentati notevolmente: in media del +10%. Dall’altro lato gli esercenti non si danno per vinti e, per contrastare l’avanzata del fai da te, si affidano alla fantasia, alle ricette originali e alle promozioni: dalle toasterie ai punti ristoro biologici e vegan, dalla riscoperta dei panini più tradizionali al fioccare di offerte e tessere fedeltà che offrono sconti e bonus (ad esempio bevande o dessert gratuito dopo un certo numero di consumazioni).

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