Il presidente cinese Xi Jinping vede la “debolezza” di Vladimir Putin come un’occasione per “aumentare” la presa della Cina sulla Russia, in un equilibrio di potere che si è “invertito” rispetto al XX secolo. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un discorso al think tank Epc di Bruxelles, in vista del viaggio che la porterà in Cina la settimana prossima, insieme al presidente francese Emmanuel Macron. L’indurimento “molto deliberato” della posizione strategica della Cina, nota von der Leyen, “è stato accompagnato da un aumento di azioni sempre più assertive”. Questo “ci è stato ricordato a Mosca, durante la visita di Stato del presidente Xi. Lungi dall’essere scoraggiato dall’atroce e illegale invasione dell’Ucraina, il presidente Xi mantiene la sua ‘amicizia senza limiti’ con la Russia di Vladimir Putin. Ma c’è stato un cambio di dinamica nel rapporto tra Cina e Russia”.
“È chiaro, dalla visita – prosegue von der Leyen – che la Cina vede la debolezza di Vladimir Putin come un modo per aumentare la sua influenza sulla Russia. Ed è chiaro che l’equilibrio di potere in quel rapporto, che per gran parte del secolo scorso ha favorito la Russia, si è ora invertito. Molto significative sono state le parole di commiato del presidente Xi a Putin sui gradini fuori dal Cremlino, quando ha detto: ‘In questo momento ci sono cambiamenti che non si vedevano da 100 anni. E noi siamo coloro che guidano questi cambiamenti insieme'”.