La guerra di Putin

Ucraina, tranne Londra, tutti temono una prossima offensiva russa su larga scala

di Luigi Longo

Funzionari ucraini stimano che le forze russe si stiano preparando a lanciare un’offensiva decisiva su larga scala nell’Ucraina orientale da metà a fine febbraio. Lo riporta l’autorevole pubblicazione USA “Institute for the Study of War”.

Il 5 febbraio il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha dichiarato che l’esercito ucraino si aspetta che la Russia inizi la sua decisiva offensiva intorno al 24 febbraio per legare simbolicamente l’attacco al primo anniversario dell’invasione russa su vasta scala. 

Ha inoltre chiarito che l’esercito ucraino non ha osservato la formazione di gruppi offensivi russi nelle direzioni di Kharkiv e Chernihiv o in Bielorussia (quindi a nord ovest)  e la portavoce del comando operativo ucraino meridionale Nataliya Humenyuk,ha osservato che le forze russe si stanno probabilmente concentrando per lanciare operazioni offensive nell’est piuttosto che nel sud dell’Ucraina.

Un consigliere anonimo dell’esercito ucraino ha detto al Financial Times che la Russia intende lanciare un’offensiva nei prossimi 10 giorni (entro il 15 febbraio), una tempistica che consentirebbe alle forze russe di colpire le posizioni ucraine prima dell’arrivo dei carri armati e dei veicoli da combattimento  occidentali.

Il capo dell’amministrazione dell’oblast di Luhansk Serhiy Haidai ha dichiarato che le forze russe stanno continuando a dispiegare riserve nell’oblast di Luhansk per colpire dopo il 15 febbraio. Esperti militari occidentali che analizzano la situazione sul fronte sono invece abbastanza discordi riguardo alle previsioni di una possibile offensiva dell’esercito russo. L’intelligence britannica nel prossimo rapporto sulla situazione  riferisce che le forze armate RF hanno cercato di riprendere le operazioni offensive dall’inizio di gennaio, ma Il ministero della Difesa britannico ritiene che l’obiettivo principale del comando russo rimanga la completa occupazione del Donbass. Allo stesso tempo, gli inglesi sono molto scettici sia sui successi delle truppe russe sia sull’ulteriore prospettiva di un’offensiva su larga scala. Gli analisti britannici sostengono che le forze armate RF ora manchino delle munizioni e delle unità di manovra necessarie per un’offensiva di successo, e che attualmente i russi sarebbero riusciti a riconquistare un territorio molto limitato.

Gli inglesi comunque avvertono che il comando dell’esercito russo continuerà a cercare di spingere la linea del fronte in profondità, ma a causa, presumibilmente, della mancanza di risorse e della  scarsa formazione dei mobilitati, i russi  saranno in grado di raggiungere i successi sperati. “È improbabile che nelle prossime settimane la Russia sarà in grado di costruire le forze necessarie per influenzare in modo significativo l’esito della guerra” afferma il rapporto. The New York Timesha un punto di vista diverso sulla possibilità  di un’offensiva su larga scala. L’esperto che scrive l’articolo osserva che gli attacchi delle forze armate RF sono recentemente aumentati in modo significativo in più direzioni contemporaneamente, il che potrebbe indicare l’imminente la “più grande offensiva del Cremlino dalle prime settimane di guerra”.

Secondo l’autore, la Russia è riuscita ad aumentare il suo potenziale militare e ha rafforzato l’esercito con migliaia di soldati mobilitati costringendo le forze armate ucraine a una difesa difficile e ad abbandonare i piani precedentemente annunciati per sfondare il fronte.

Il tratto più teso del fronte, secondo l’esperto, è sul fianco settentrionale della linea Svatovo-Kremennaya dove Mosca sta radunando truppe per una nuova offensiva.

La seconda direzionedove i russi avrebbero dispiegato forze significative, è Vuhledar cittadina del Donbass e sebbene Kiev affermi di aver respinto con successo tutti gli attacchi in quest’area, l’arrivo di un gran numero di militari rende questa direzione una delle più probabili per un’imminente offensiva su larga scala.

Nel frattempo fonti russe informano che dopo il successo a Soledar, l’offensiva si sta sviluppando in più direzioni contemporaneamente e l’occupazione dell’insediamento Nikolaevka apre la strada a Severskla cui periferia   dista solo 10 km. Quindi  l’esercito ucraino nelle aree fortificate di Seversk potrebbe rimanere circondato perché, dopo l’occupazione di Soledar, l’afflusso di rinforzi tra Seversk e Artemovsk è stato  interrotto. L’impressione è che, nonostante i feroci combattimento in corso in più punti di un fronte di quasi 1000 chilometri, nessuno abbia informazioni attendibili sulle vere intenzioni dello Stato Maggiore della Federazione Russa, anche se  una vasta offensiva è comunque prevedibile prima del disgelo che contribuì al fallimento russo nelle prime settimane dell’invasione.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 13.23

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