Economia e Lavoro

Lavoro: formazione, patente a crediti e qualificazione continua. Continua il confronto Governo parti sociali

 

di Wladymiro Wysocki*

 

 

Continua il serrato confronto tra le Parti Sociali e il Ministero del Lavoro per definire il prima possibile le nuove misure per fronteggiare le urgenze immediate in materia di sicurezza sul lavoro.

Nella sala D’Antona della sede ministeriale, si è svolto il terzo incontro nell’arco di dieci giorni in cui la formazione, la patente a crediti, la qualificazione delle imprese, la regolamentazione dei subappalti, ma anche capire le ripercussioni inevitabili sui lavoratori hanno monopolizzato le argomentazioni.

Tante ancora le perplessità e riserve da sciogliere ma da parte di ognuno emerge l’impegno deciso e fermo di rimanere uniti per portare a termine il prima possibile una normazione valida per il bene dei lavoratori e per garantire il lavoro sano e sicuro a tutti.

Non è da nascondere che ancora molta strada si dovrà fare per arrivare a un prodotto che sia soddisfacente da subito ma intanto riuscire a concludere delle prime migliorie è sicuramente un segnale forte che dal ministero preme in particolare modo.

Una ferma decisione inamovibile da parte del Ministero del Lavoro è che dal 1° di ottobre 2024 sarà in vigore la patente a crediti per tutte le imprese e lavoratori autonomi, ovvero le ditte individuali senza lavoratori assunti.

Patente a crediti da subito per il comparto dell’edilizia ma successivamente applicata per le altre attività lavorative.

Una patente a crediti che deve essere vista come elemento di qualificazione per le aziende ma anche come requisito indispensabile per poter lavorare, pertanto è uno strumento che identifica le qualità e idoneità tecniche dell’impresa al fine di poter esercitare nel mercato del lavoro.

Con questo strumento andremo a stringere la morsa al contrasto del lavoro irregolare e sommerso, alla qualificazione dei corsi di formazione, alla esatta valutazione dei rischi lavorativi, al miglioramento dell’intero sistema della prevenzione.

Il Capo di Gabinetto e il Capo ufficio legislativo hanno voluto precisare che non è e non sarà uno strumento sperimentale o provvisorio ma bensì diventerà un elemento abilitante al lavoro.

Proprio a tal proposito, in virtù dell’aspetto sanzionatorio nelle modalità di decurtazione dei punti di partenza così come quelli decurtati, verrà dedicata una specifica normazione con uno o più allegati per rendere flessibili gli aggiornamenti e le integrazioni future.

In fase di valutazione anche un riconoscimento per le aziende virtuose in termini di punteggio o premi assicurativi.

Sapendo bene che è un qualcosa di totalmente nuovo che si sta impiantando nel complesso panorama giuridico e normativo per la prevenzione della sicurezza sul lavoro, già si è prefissati almeno due pitstop, così definiti, per confrontarsi sulla base dell’andamento e verificare le eventuali modifiche da percorrere.

Ovviamente la formazione è un discorso che viaggia in parallelo e si deve puntare a una formazione certificata contrastando le realtà limitate alle stampe di attestati senza alcuna valenza e senza alcuna formazione.

Nel pacchetto in arrivo per la formazione si sta arrivando a definire i tanto attesi accordi stato regioni, per i non addetti ai lavori è lo strumento che va a regolamentare la formazione in termini di requisiti per i formatori, di programmi formativi, per gli organismi riconosciuti ai fini della certificazione dei corsi e rilascio di attesati.

Sicuramente ben accetto, tra le varie proposte, è la obbligatorietà per tutti che accedono in cantiere di una formazione base di sedici ore a prescindere dalla formazione richiesta per la specifica mansione.

Certificazioni di qualità, attestazioni SOA, regolamentazione degli appalti non solo pubblici ma anche privati, sono gli altri aspetti trattati ma che vengono tutte di conseguenza alla definizione della patente a crediti.

Forse da questo incontro si è rimasti poco soddisfatti perché non siamo andati oltre a quanto già definito e trattato negli incontri precedenti e per alcuni aspetti sembra che si ha poco coraggio nel prendere una decisione netta in diverse carenze ormai troppo evidenti del D. Lgs. 81/08 e smi.

Un testo unico che ormai vive di integrazioni sparse e distribuite su decreti, leggi, circolari, interpelli di ogni natura.

Forse questo potrebbe essere il momento giusto per farlo, forse è necessaria una presa di forza per rivoluzionare definitivamente la normazione in materia di sicurezza sul lavoro.

Potrebbe essere la patente a crediti lo strumento, sulla base del testo unico vigente, a definire aspetti normativi e fare dei distinguo chiari per i vari settori ateco.

Di definito ancora non c’è molto, i lavori sono ampiamente aperti e questo è bene dirlo onde evitare false notizie che già girano nella rete internet, dobbiamo aspettare il testo definitivo che venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Dalla riunione ci saremmo aspettati qualcosa di più nell’aspetto culturale della sicurezza, da tempo abbiamo il testo approvato in Camera dei Deputati per la materia della prevenzione e sicurezza nella scuola, avremmo gradito qualche informazione in merito ma siamo certi che in corso dei lavori verrà trattato l’argomento.

Avremmo forse già voluto avere delle bozze di testo sulle quali poter argomentare con riferimenti certi e invece sembra che stiamo sempre a un quasi primo incontro.

Vorremmo decisamente andare oltre con maggiore determinazione e velocità.

Che ci sia una certa fretta nel volere il prima possibile portare a termine uno strumento innovativo nel panorama della prevenzione è chiaro e lo dimostrano i tanti incontri in tempi ravvicinati, speriamo solo che non sia la fretta a fare licenziare un qualcosa che complichi la vita dei datori di lavoro e poco serva a fare prevenzione.

Forse presi dalle urgenze di un aggiornamento normativo ogni tanto si perde la visione del lavoratore, il vero protagonista verso il quale abbiamo il dovere morale di tutelarlo e garantire il lavoro sano e sicuro.

Attendiamo le prossime convocazioni e auspichiamoci che vengano accolte le osservazioni presentate per garantire dignità al lavoratore e non fare del lavoro una sfida o un azzardo della propria vita.

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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