Il presidente russo Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare la capitale ucraina Kiev. A dirlo – citato dal The Guardian – è il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin, durante un’audizione parlamentare. E in vista dell’offensiva di Mosca a sud-est, il Pentagono si prepara inviare a Kiev più di 1.400 missili Stinger, oltre 5.000 Javelin anticarro e centinaia di droni. Intanto anche l’intelligence militare britannica fa sapere che le forze russe si sono completamente ritirate dall’Ucraina settentrionale e – scrive su twitter il ministro della Difesa – almeno alcune di queste saranno trasferite nella parte orientale del Paese per combattere in Donbass. “Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, catturare molto rapidamente questa capitale – ha detto Austin, capo del Pentagono – Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per catturare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell’est del Paese”. E secondo il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, nelle prossime settimane nel sud-est dell’Ucraina ci “sarà un altro tipo di guerra, più convenzionale e su scala più vasta”. Geoana, intervistato a Piazzapulita, ha aggiunto: “Il sostegno degli alleati cambierà a seconda di questo. E posso prevedere che gli alleati forniranno più armi all’Ucraina”. Continua intanto l’offensiva di Mosca, anche se il Cremlino ammette che le forze russe hanno subìto “perdite significative” in Ucraina: almeno due esplosioni hanno scosso Odessa nelle ultime ore, mentre il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova ha annunciato che 26 corpi sono stati estratti dalle macerie di due condomini bombardati a Borodyanka, cittadina a nord-ovest di Kiev dove circa 200 residenti risultano dispersi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invece reso noto che sono stati registrati almeno 103 attacchi contro i servizi sanitari del Paese dall’inizio dell’invasione, per un totale di 73 vittime e 51 feriti.
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