Economia e Lavoro

Legge annuale sulla concorrenza, approvati due Decreti

 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri competenti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge annuale sulla concorrenza (legge 5 agosto 2022, n. 118). Di seguito le principali previsioni dei testi, con l’indicazione dei Ministri proponenti.

1) Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ai sensi dell’articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro dello sviluppo economico). Il testo si inserisce nel quadro delle norme adottate in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevede la razionalizzazione della normativa sui servizi pubblici locali, con la finalità di promuovere dinamiche competitive che possono assicurare la qualità dei servizi pubblici e i risultati delle gestioni, nell’interesse primario dei cittadini e utenti. Il decreto identifica i “servizi pubblici locali di rilevanza economica” con i servizi di interesse economico generale secondo la formulazione europea e individua quattro linee fondamentali da seguire:

  1. sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza;
  2. approfondita ponderazione tra le soluzioni possibili con motivazione qualificata in caso di affidamento in house;
  3. pubblicità e trasparenza nella fase della scelta così come con riguardo all’espletamento delle gestioni dei servizi pubblici;
  4. rafforzamento e diffusione del ricorso al principio di concorrenza nei servizi pubblici locali.

Le norme sono fortemente orientate alla sussidiarietà orizzontale: si prevede che gli enti locali “favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, e delle imprese anche con apposite agevolazioni e semplificazioni”. I possibili processi di integrazione e riorganizzazione sul territorio dei servizi svolti dagli enti locali sono incentivati in modo non forzato o imposto, ma basato su una emergente opportunità di razionalizzazione e, dunque, con il coinvolgimento degli enti locali stessi. In particolare, è incentivata la gestione integrata sul territorio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, compresa la realizzazione e gestione delle reti ed impianti funzionali e la riorganizzazione degli ambiti o bacini di riferimento dei servizi pubblici locali a rete, orientandone l’organizzazione preferibilmente su scala regionale o comunque in modo da consentire economie di scala o di scopo. Si rafforza anche il principio di adeguatezza, poiché per i servizi pubblici è centrale il risultato, non essendo sufficiente la semplice presenza del servizio. Inoltre, si opera una fondamentale distinzione tra funzioni di regolazione e compiti di gestione dei servizi pubblici localied è rafforzata la trasparenza sui risultati delle gestioni, sia in termini economici che in termini di qualità del servizio. Infine, tra i principi cardine del testo è la necessità di assicurare l’efficienza nella prestazione del servizio. Il Consiglio dei ministri ha espresso il proprio apprezzamento e ringraziamento alla Commissione di esperti coordinata dal prof. Giuseppe Caia, che ha svolto un importante lavoro istruttorio per la redazione del testo. 2) Attuazione della delega di cui all’articolo 2 della legge 5 agosto 2022 n. 118, per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro dell’economia e delle finanze, Ministro per gli affari regionali e le autonomie). Al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi alle concessioni di beni pubblici, il decreto dispone la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni, denominato SICONBEP e garantisce il coordinamento e l’interoperabilità con gli altri sistemi informativi esistenti in materia. La rilevazione comprende tutti i beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile di cui agli articoli 822 e seguenti del Codice Civile che formano oggetto di atti, contratti e convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva di tali beni.

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