La guerra di Putin

Lipsia: indignazione per gli insulti ai rifugiati ucraini

di Giuliano Longo

Dopo la diffusione dei video che riprendono manifestanti della Germania orientale che attaccavano i rifugiati ucraini, il sindaco di Lipsia ha denunciato le immagini della scena come “insopportabili”. Il sindaco e il premier di stato della Sassonia martedì hanno cercato di prendere le distanze dalle ultime immagini provenienti dalle manifestazioni settimanali del lunedì sera nello stato della Germania orientale. I video, che mostrano i manifestanti che cantano slogan contro i rifugiati ucraini, hanno ricevuto un’ampia copertura mediatica in Germania. I manifestanti si sono riuniti a Lipsia per protestare contro la politica energetica tedesca e le sanzioni antirusse all’insegna del motto “per la pace, la libertà e l’autodeterminazione”. Nei video i manifestanti potrebbero si sarebbero rivolti, insultandolo, ai contro-manifestanti che sventolavano bandiere ucraine dall’altro lato della strada. I canti udibili nel filmato includevano “nazisti fuori”, con riferimento all Russia che etichetta ripetutamente le autorità ucraine come fasciste, mentre alcuni urlavano “vattene, vivi a nostre spese”. Martedì la polizia ha dichiarato di essere a conoscenza del filmato e di averlo esaminato senza però trarne conseguenze di natura penale nonostante abbiano notato lo sventolio di una bandiera della Wehrmacht con il motto “non lamentarti, combatti”. Varie manifestazioni si sono svolte ripetutamente nelle strade della Sassonia e di altri stati principalmente della Germania orientale, di solito il lunedì sera. Alcune delle marce sono di destra e altre di sinistra, ma la maggior parte si oppone alle sanzioni contro la Russia e alle consegne di armi all’Ucraina, fra la peoccupazione diffusa fra la popolazione dall’aumento del costo della vita. Commentando l’ultimo incidente, il sindaco di Lipsia Burkhard Jung ha affermato che la rabbia nei confronti dei rifugiati sembrava provenire da “uno strano miscuglio di radicalismo di destra, nemici della democrazia quali Putin e Reichsbürger Movimento dei cittadini del Reich, ndr) ”. Jung ha detto di aver trovato le immagini “insopportabili” e ha detto che era necessaria una risposta collettiva “con spina dorsale e chiarezza”.Il premier della Sassonia Winfried Kretschmer (partito dei Verdi) ha definito le immagini “impensabili e inaccettabili”, mentre, a suo avviso,  gli slogan dei manifestanti non rappresentavano un’opinione maggioritaria in Sassonia. La Germania ha una vasta comunità di cittadini con radici in Russia, molti dei quali vivono negli ex stati orientali. La polizia tedesca ha avvertito di un aumento di intimidazioni, minacce, atti vandalici e talvolta violenze fisiche contro russi e ucraini in Germania negli ultimi mesi.Anche la comunità tedesca di origine russa ha mostrato una divisione interna sulla guerra stessa. I sondaggi indicano ripetutamente atteggiamenti più amichevoli nei confronti della Russia negli stati che un tempo facevano parte della Germania dell’Est comunista come la Sassonia. Anche le abitudini di voto in questi stati tendono ad essere diverse, con forze politiche sia di destra che di sinistra diversamente dal resto della  Germania.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.38

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