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L’Iran colpisce in Pakistan. S’allarga il conflitto mediorientale

Dopo gli attacchi in Siria e Iraq, l’Iran colpisce anche in Pakistan: Islamabad denuncia l’uccisione di due bambini e il ferimento di altri tre, senza specificare il luogo dei bombardamenti.

Il Pakistan ha condannato fermamente l’attacco aereo iraniano all’interno dei suoi confini che ha ucciso due bambini, definendolo una “violazione non provocata del suo spazio aereo” e avvertendo di ritorsioni. L’Iran ha riferito all’agenzia di stampa filo governativa Tasnim di aver utilizzato “attacchi con missili di precisione e droni” per distruggere due roccaforti del gruppo militante sunnita Jaish al-Adl, noto in Iran come Jaish al-Dhulm, nell’area di Koh-e-Sabz, nella provincia del Balochistan sud-occidentale.

L’attacco ha ucciso “due bambini innocenti”, ha affermato il ministero degli Esteri pakistano e ha avvertito l’Iran di “gravi conseguenze. È ancora più preoccupante che questo atto illegale abbia avuto luogo nonostante l’esistenza di diversi canali di comunicazione tra Pakistan e Iran”. La Cina ha invitato Iran e Pakistan ad “esercitazione moderazione” dopo che Islamabad ha accusato Teheran di aver “violato ingiustificatamente il suo spazio aereo” e di aver effettuato attacchi aerei “illegali” sul suo territorio, uccidendo due bambini e ferendone altri tre. E’ quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano. L’ambasciatore iraniano all’Onu Saeed Iravani ha difeso i recenti attacchi contro gli “elementi del Mossad” nella vicina città irachena di Erbil e contro le “basi dei terroristi, compreso l’Isis” a Idlib in Siria. Ieri sera l’Iran ha anche lanciato attacchi missilistici e droni sul vicino Pakistan, che confina con la provincia sud-orientale del Sistan-Baluchestan, annunciando di aver demolito due basi del gruppo separatista sunnita Jaysh al-Adl. In una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Iravani ha affermato che le operazioni in Iraq e Siria sono state condotte in linea con il “diritto intrinseco dell’Iran all’autodifesa e alla salvaguardia della sua sovranità e sicurezza nazionale, ai sensi del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”.

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