Continua lo sprint della Manovra di Bilancio. Il testo, licenziato alla Camera dei deputati, è ora arrivato al Senato per l’approvazione. I tempi sono strettissimi, ma se non ci saranno intoppi si dovrebbe riuscire a terminare i lavori entro la fine dell’anno ed evitare l’esercizio provvisorio. Si tratta di un testo blindato, che non avrà alcuna modifica rispetto al testo approvato alla Camera, visto che il Governo ha posto la questione di fiducia. Il calendario di Palazzo Madama ha convocato i senatori già da questo martedì, ma ci sono anche le convocazioni per il 27 ed il 28, con l’ipotesi del voto per la giornata del 29. Vista la questione di fiducia posta dall’Esecutivo, non ci sarà alcuna
Possibilità di intervento per i senatori di mettere mano alle misure. Durissimo sulla Manovra e sul fatto che comunque non sarà possibile migliorarla nel testo, il commento e le prese di posizioni delle opposizioni: “Tutta la notte in Aula a tentare di far cambiare idea alla maggioranza sui tagli alla sanità, sulla fine di Opzione donna e sulle misure inique della Legge di Bilancio. E il primo voto di una delle Camere arriva la vigilia di Natale. A rischio esercizio provvisorio. Mai successo”, ha scritto nei giorni scorsi il segretario del Pd Enrico Letta. “Letta dimostra di essere un ‘fatino smemorino’. Non è affatto vero infatti che mai prima d’ora si era arrivati col voto della manovra alla vigilia di Natale. I tempi della Legge di bilancio sono gli stessi dello scorso anno, con la differenza che il governo Meloni si è insediato solo pochi mesi fa e non gode dell’ampio sostegno di cui godeva inizialmente il cosiddetto governo dei migliori”, gli ha risposto il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti. Per la capogruppo del M5S in commissione Bilancio, Daniela Torto, le misure “sono tutte bandierine per evitare l’implosione di questa maggioranza frammentata e divisa su tutto”. Anche il Terzo polo, che ha tenuto un atteggiamento più dialogante con il governo, ha votato “No” alla Manovra, criticandone i contenuti: “Una Legge di bilancio senza le risposte che servivano. Mi sa che si stanno accorgendo che fare campagna elettorale è cosa diversa da governare”, ha detto il presidente di Iv Ettore Rosato. Matteo Renzi ha invece postato il video di uno scambio di battute notturno fra il deputato di Iv Luigi Marattin e la presidenza della Camera, in quel momento rappresentata dall’azzurro Giorgio Mulè. Marattin in Aula ha chiesto quando sia stato comunicato il termine per i sub emendamenti alla Manovra, ottenendo come risposta: “Questo pomeriggio, via fax ai gruppi parlamentari”. “Via fax? Ancora i fax usate? Questa è bellissima”, è stata la risposta di Marattin. E Renzi, nel suo post, ha commentato: “Ecco perché volevano abolire lo Spid. Stanno tornando al fax. A quando il ritorno ai gettoni telefonici?”.
Mar.Mar.
aggiornamento Manovra ore 15.11