La guerra di Putin

Mosca: “I responsabili dell’abbattimento dell’Il-76 saranno puniti”. Le posizioni di Ucraina, Onu e Stati Uniti

 

Mosca farà di tutto affinché i responsabili dello schianto dell’Il-76 ricevano la punizione che meritano. Lo ha detto Dmitry Polyansky, primo vicepresidente russo presso l’organizzazione all’Onu, in una riunione del Consiglio di sicurezza. “Da parte nostra, faremo di tutto per garantire che tutti i responsabili di questo e di altri crimini della cricca neonazista di Kiev ricevano la meritata punizione”, ha avvertito Polyansky, sottolineando che tutti i dati sull’incidente indicano un crimine deliberato da parte di Kiev, dal momento che la leadership ucraina “conosceva perfettamente il percorso e per il trasporto dei soldati verso il luogo dove sarebbe avvenuto le scambio”.

Allo stesso tempo, anche gli sponsor di Kiev in Occidente sono responsabili della tragedia, ha osservato il vice rappresentante permanente della Russia. In particolare, gli Stati Uniti e la Germania potrebbero essere accusati di complicità se si scoprisse che l’Ucraina ha utilizzato i sistemi di difesa aerea Patriot o Iris-T, ha concluso Polyansky. Dall’Ucraina però accusano. “Non abbiamo visto nessun segno che vi fosse a bordo dell’aereo un grande numero di persone, che fossero o no cittadini ucraini”. Così, intervistato dalla televisione ucraina, il commissario per i diritti umani Dmytro Lubinets afferma che Kiev finora non ha visto prove del fatto che a bordo dell’Il-76 russo precipitato ieri a Belgorod vi fossero 65 prigionieri ucraini, come sostiene Mosca.  Lubinets ha poi ribadito la richiesta, fatta da Volodymyr Zelensky, di un’inchiesta internazionale sulla vicenda. Secondo i russi a bordo dell’aereo viaggiavano in tutto 74 persone quando è stato colpito da un missile ucraino.  C’è poi la posizione delle Nazioni Unite: “L’Onu non è nella posizione di verificare i rapporti sull’incidente dell’aereo caduto nè le circostanze dell’incidente”. Lo ha detto il capo degli Affari Politici dell’Onu, Rosemary DiCarlo, alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza. “E’ chiaro invece che questo è avvenuto durante l’invasione russa dell’Ucraina, che costituisce una chiara violazione della Carta Onu”, ha sottolineato, ribadendo che “la guerra in Ucraina è una guerra per scelta” e più a lungo continua più gravi sono le conseguenze. Su quanto accaduto da registrare la posizione anche degli Stati Uniti: “Siamo qui oggi perché Putin ha deciso di invadere un altro stato membro sovrano. Questa guerra potrebbe finire oggi se la Russia ritirasse le sue truppe”. Lo ha detto il vice ambasciatore americano all’Onu Robert Wood alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull’aereo abbattuto. “Mosca ha tentato ripetutamente di spostare la responsabilità della sua guerra per scelta passando come vittima e non aggressore”, ha aggiunto, lanciando un appello alla comunità internazionale a continuare il supporto a Kiev. “Il Cremlino non può avere successo nel suo intento di cancellare l’Ucraina dalla mappa geografica”, ha concluso.

aggiornamento crisi russo-ucraina ore 14.08

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