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Papa Francesco: “Stop alle colonizzazioni ideologiche e alla teoria gender, eliminano le differenze”

 

 

Durante l’incontro con le autorità e i membri del corpo diplomatico dell’Ungheria, Papa Francesco ha chiesto di fare una riflessione “sull’importanza di un’unità che non significhi uniformità”.
“L’Europa dei ventisette, costruita per creare ponti tra le nazioni, necessita del contributo di tutti senza sminuire la singolarità di alcuno”, ha proseguito.
Si necessita di armonia, “di un insieme che non appiattisca le parti e di parti che si sentano ben integrate nell’insieme”, ha continuato il Papa.
“Penso dunque a un’Europa che non sia ostaggio delle parti, diventando preda di populismi autoreferenziali, ma che nemmeno si trasformi in una realtà fluida, se non gassosa, in una sorta di sovranazionalismo astratto, dimentico della vita dei popoli. È questa la via nefasta delle ‘colonizzazioni ideologiche’, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender, o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, ad esempio vantando come conquista un insensato ‘diritto all’aborto’, che è sempre una tragica sconfitta”, ha evidenziato.
Il Santo Padre ha poi fatto richiesta di “costruire un’Europa centrata sulla persona e sui popoli, dove vi siano politiche effettive per la natalità e la famiglia, perseguite con attenzione in questo Paese, dove nazioni diverse siano una famiglia in cui si custodiscono la crescita e la singolarità di ciascuno”.

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