Primo piano

Pedopornografia, reati in aumento del 47% nel 2021. Il rapporto Polizia Postale-Save the Children

Nel 2021 sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia postale, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente. In crescita anche il numero dei minori, 531, approcciati sul web da adulti abusanti. La fascia più a rischio è tra i 10 e i 13 anni, ma crescono anche i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0-9 anni. I dati – insieme a una guida per i genitori – sono stati diffusi da  Save the Children e Polizia Postale, per la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia del 5 maggio. I pedofili o groomer (adulti adescatori interessati a minorenni), che sfruttano la rete e per entrare in contatto con minori sono stati 208, pari al 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). Dal dossier “L’abuso sessuale online in danno dei minori” emerge poi che la fascia di età più colpita è quella preadolescenziale, con un’età compresa tra i 10 e i 13 anni, che nel 2021 ha fatto registrare 306 vittime di adescamento online, quasi il 60% di tutti i 531 minori approcciati sul web dai groomer. Maschi e femmine sono pressoché in egual misura al centro di casi di adescamento online intercettati dalla Polizia Postale. In generale i bambini e i ragazzi che usano la rete sembrano essere più esposti al rischio di adescamento quando usano i social network e la messaggistica. E la fascia di età 0-9 anni risulta sempre più coinvolta. Particolari pericoli emergono dai giochi di ruolo e videogiochi online: la crescente attrattiva esercitata da questi servizi sui più piccoli ha indotto i pedofili a concentrare la loro attenzione anche sulle piattaforme di gaming sfruttandone i servizi di chat, di messaggistica e offrendo la possibilità di agganciare i minori più facilmente. Per dare uno strumento ai genitori e agli educatori è stata realizzata la guida “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”, redatta dall’Unità Analisi Crimini Informatici della Polizia Postale (U.A.C.I,) e Save the Children. Contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d’età: di bambini e bambine di 0-6 anni; di 6-10 anni; pre -adolescenti di 11-13 anni, ognuna con la descrizione di alcune esperienze specifiche di ogni età, con le sfide educative per gli adulti di riferimento e con consigli generali e specifici rispetto alle problematiche principali. “Le minacce all’infanzia e all’adolescenza provengono oggi anche dal web, la velocità con cui si aggravano rende necessario costruire le migliori alleanze pubblico-privato per realizzare azioni concrete di tutela e protezione di piccole vittime”, spiega Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. “Insieme a Save the Children – spiega – abbiamo scelto di realizzare uno strumento che si basa sullo studio recentissimo dell’evoluzione dei fenomeni di minaccia online: un dossier dati e una Guida per Genitori che costruiscono una risposta immediata a cambiamenti, come quelli imposti dalla pandemia da Covid-19, che nessuno avrebbe mai immaginato e che hanno drammaticamente mostrato il loro aspetto più pericoloso”.

Related posts

L’ Iran rincuora Hamas: “Netanyahu è arrivato al capolinea”

Redazione Ore 12

Rivelazioni del Wsj: “Hamas pronto a rilasciare ostaggi in cambio di 3mila detenuti palestinesi”

Redazione Ore 12

30 anni fa lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio

Redazione Ore 12