Economia e Lavoro

Prestiti personali per un miliardo, e la gran parte va per la salute. Indagine Facile.it e Prestiti.it

Dietro la richiesta di prestiti personali si cela sempre più spesso la necessità di far fronte a spese mediche eccessivamente onerose. Nel 2023 il valore complessivo erogato è stato pari ad oltre un miliardo di euro (+6,6% rispetto al 2022). Secondo un’indagine condotta da Facile.it e Prestiti.it, l’importo medio richiesto di 6.152 euro, la durata media del finanziamento è di circa 4 anni.

Se l’età media dei richiedenti si attesta intorno ai 46 anni, quasi una domanda su 4 (24,9%) proviene dalla fascia anagrafica 45-54 anni. A richiedere prestiti per cure mediche sono nel 42,8% dei casi le donne. Dunque, a far di conto, oltre 1 miliardo di euro diprestiti personali erogati agli italiani nel 2023 per far fronte alle spese mediche. La salute ha un costo e chiedere un finanziamento per sostenere le spese sanitarie è pratica sempre più diffusa tanto che, lo scorso anno, il peso percentuale di questi prestiti è aumentato del 6,6% rispetto al 2022.  «Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it «Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi.». Dall’analisi, realizzata su un campione di oltre 400.000 domande di finanziamento raccolte online da Facile.it e Prestiti.it, emerge una doppia tendenza; se, come detto, il peso percentuale delle domande di prestiti destinati alla sanità è aumentato del 6,6%, dall’altro l’importo mediorichiesto è calato leggermente (-4%), arrivando, in media, a circa 6.152 euro. Visti i tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica, che secondo un’indagine commissionata da Facile.it, a settembre 2023 erano pari a circa 77 giorni, la diminuzione dell’importo richiesto può essere letto sia in relazione col fatto che ci si rivolga alla sanità privata anche per visite o esami mediamente meno costosi, sia in relazione all’incremento dei tassi di interesse che hanno reso i finanziamenti più cari; nel 2022 il Taeg medio riservato a chi ha sottoscritto un prestito personale per spese mediche è stato pari al 9,41%, valore salito al 10,86% nel 2023, in aumento del 15,4%.

Diminuisce, di contro, la durata media del finanziamento, passata da 56 mesi a 50 mesi, vale a dire poco più di 4 anni.

Se si guarda al profilo del richiedente si scopre che chi ha presentato domanda di prestito personale per far fronte alle spese mediche aveva, all’atto della firma, mediamente 46 anni e mezzo, età più alta se confrontata con quella di chi richiede finanziamenti per scopi diversi e che supera di oltre 4 anni l’età media di chi si rivolge, in generale, ad un istituto di credito (42 anni).

Quasi 1 domanda su 4 (24,9%) arriva da richiedenti della fascia anagrafica 45-54 anni; seguono coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni (20,9%), mentre al terzo posto si posizionano i soggetti con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (18,6%).

Altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti; nel 42,8% dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è stata una donna, percentuale molto più elevata rispetto alle richieste di prestito totali, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 28,2%.

Guardando, infine, alle differenze geografiche emerge come, se a livello nazionale l’incidenza dei finanziamenti destinati alle cure mediche è pari al 4,70% del totale delle richieste di prestiti, le regioni dove il peso percentuale è maggiore sono la Sardegna (5,33%), le Marche (5,14%) e la Liguria (5,12%).

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