Economia e Lavoro

Prezzo del latte, possibile adeguare il prezzo dopo il via libera dell’Antitrust

Ora ci sono tutte le condizioni per rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento al via libera dell’Antitrust al protocollo d’intesa della filiera lattiero-casearia che prevede un aumento fino a 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla da parte della grande distribuzione e dei caseifici senza che vi sia un impatto sui consumatori. Alla vigilia dell’incontro del tavolo latte del 30 dicembre convocato dal Ministro elle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, l’Autorita’ Antitrust riconosce che il Protocollo e’ finalizzato a sostenere “transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei costi di produzione” che mette a rischio secondo la Coldiretti il futuro di 26mila stalle presenti in Italia. Davanti all’esplosione dei costi di energia e mangimi è necessario – conclude Prandini – adeguare subito i compensi riconosciuti agli allevatori italiani per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese di allevamento ma anche per salvare un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici ed evitare lo spopolamento e il degrado di interi territori soprattutto in zone svantaggiate. Soddisfazione è stata espressa anche da Confagricoltura: “Un’ottima notizia per gli allevatori che, come tutti gli imprenditori agricoli italiani, sono sotto pressione a causa di un aumento senza precedenti dei costi di produzione”. È il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sul parere non sfavorevole formulato dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sul Protocollo d’intesa della filiera lattiero-casearia, sottoscritto lo scorso 9 novembre, per la salvaguardia degli allevamenti italiani. Nel parere dell’Autorità – rileva Confagricoltura – si sottolinea che il Protocollo è finalizzato a sostenere “transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei prezzi degli input produttivi”. “Serve ora il forte senso di responsabilità di tutte le parti interessate – prosegue Giansanti – per dare rapida attuazione all’intesa raggiunta, allo scopo di dare respiro agli allevatori. Ringraziamo il ministero delle Politiche Agricole per la riunione già convocata il 30 dicembre”. “Per il futuro – prosegue il presidente di Confagricoltura – l’Autorità garante ha auspicato la messa a punto di strumenti di tutela del comparto agricolo e dell’intera filiera che non disincentivino la competizione sull’efficienza e non inibiscano il virtuoso processo di concentrazione degli allevatori”. “È un tema da riprendere ed approfondire in tempi brevi al Tavolo permanente del settore lattiero-caseario che, accogliendo una nostra precisa richiesta, è stato costituito con decreto a firma del ministro Patuanelli”. Il Protocollo d’intesa – ricorda Confagricoltura – riguarda gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt, formaggi freschi e semi stagionati ottenuti per intero da prodotto italiano. Un “premio di emergenza”, sino a tre centesimi di euro al litro di latte utilizzato per i prodotti di cui sopra sarà riconosciuto dalle strutture della grande distribuzione alle imprese di trasformazione che lo gireranno integralmente agli allevatori con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla IVA esclusa.

Related posts

Mutui, il 25% supera l’80% del valore finanziato. Studio Qualis

Redazione Ore 12

Nelle Mpi il lavoro c’è, ma il 48% dei lavoratori è introvabile. L’allarme di Confartigianato

Redazione Ore 12

  Confartigianato: “ A rischio 47mila posti di lavoro con i crediti del bonus inesigibili”

Redazione Ore 12