La guerra di Putin

Putin firma leggi annessioni quattro regioni anche se non controlla nessuna delle quattro. Continua inarrestabile la controffensiva ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato le quattro leggi che ratificano l’annessione da parte della Federazione Russa delle regioni ucraine occupate di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Le forze russe attualmente non controllano completamente nessuna delle quattro aree. Intanto dalla Regione di Kherson, prosegue disordinatamente la ritirata russa. “Le truppe russe stanno lasciando mine nei villaggi del Kherson”, nell’Ucraina meridionale, “mentre si ritirano lungo la sponda occidentale del fiume Dnepr”. Lo ha comunicato lo stato maggiore dell’esercito ucraino, aggiungendo che “il nemico mina le infrastrutture e la case private, impedendo ai residenti di muoversi”. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha pubblicato sui social una serie di immagini della città di Lyman liberata dall’esercito ucraino, con il messaggio: “La nostra Lyman dopo l’occupazione. Qui tutto è stato distrutto. E’ quello che fanno ovunque nei territori che conquistano. Questo può essere fermato in un solo modo: liberare l’Ucraina, la vita, l’umanità, la legge e la verità il prima possibile”. Sempre Zelensky ha annunciato “buone notizie” per l’Ucraina, sottolineando che le forze armate di Kiev stanno avanzando “rapidamente” contro le truppe russe nelle regioni meridionali. “L’esercito ucraino sta facendo un’avanzata abbastanza rapida e potente nel sud del nostro paese come parte dell’attuale operazione di difesa”, ha affermato il presidente dell’Ucraina nel video quotidiano serale in cui si rivolge alla nazione.
“Soltanto questa settimana – ha aggiunto – decine di territori sono già stati liberati dal falso referendum russo: nella regione di Kherson, Kharkiv, Lugansk e Donetsk”. E molti villaggi, ha detto ancora elencandoli, sono stati “liberati dall’occupante e stabilizzati”, secondo i rapporti militari. “Questo è ben lungi dall’essere un elenco completo”, ha avvertito, dopo aver descritto la situazione come un “successo per l’esercito”.
“I nostri combattenti non si fermano, quindi è questione di tempo prima di espellere l’occupante da tutte le nostre terre”, ha assicurato. “I successi delle nostre forze armate, tutti i successi nel restituire la libertà al nostro popolo, sono i nostri successi congiunti, le nostre vittorie congiunte”, ha affermato, riferendosi al materiale militare e finanziario fornito a Kiev da partner e alleati. La ritirata russa viene poi confermata anche dall’intelligence britannica: le truppe ucraine “continuano a fare progressi nelle operazioni offensive lungo il fronte nord-orientale e meridionale. Nel Nord-Est, nell’oblast di Kharkiv, Kiev ha ora consolidato una vasta area di territorio a est del fiume Oskil”. Lo dice l’intelligence britannica suo aggiornamento quotidiano sulla guerra. Le truppe ucraine sono avanzate fino a 20 chilometri oltre il fiume nella zona difensiva della Russia verso il nodo di rifornimento della città di Svatove. E’ molto probabile che Kiev possa ora colpire la strada strategica Svatove-Kremina con la maggior parte dei suoi sistemi di artiglieria, mettendo ulteriormente a dura prova la capacità della Russia di rifornire le sue unità a Est.

Red.Est.

Aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.14

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