Seconda notte senza tregua per l’Ucraina. Il Paese e le sue principali città sono state colpite dal cielo e da terra. L’offensiva delle truppe russe continua incessante. Dopo aver conquistato anche la centrale di Chernobyl, dove sembra sia stato preso in ostaggio lo staff del sito, le truppe si avvicinano sempre più alla Capitale. Esplosioni nella notte a Kiev, con missili e droni che hanno colpito la capitale. L’intelligence Usa prevede che la più importante città ucraina possa cadere molto presto, visto che il grosso delletruppe russe sarebbe ormai a pochi chilometri dalla Capitale. I bombardamenti andati avanti nelle ultime ore e l’offensiva di terra di Mosca hanno ridotto al minimo le capacità di difesa dell’esercito e dell’aviazione ucraini. Mezzi e uomini di Putin sono riusciti a spingersi all’interno del Paese da più direzioni, penetrando da nord fino a Kiev, l’obiettivo principale dell’avanzata russa. Colpite nelle ultime ore anche Kramatorsk, Kharkiv, Mariupol, Odessa e Leopoli.
Drammatico l’ultimo messaggio del Presidente ucraino Zelensky che parla di Ucraina sola a difendersi dalla Russia, perché le potenze mondiali restano a guardare da lontano. Il capo di Stato ha anche sottolineato che le sanzioni annunciate da Stati Uniti e Unione Europea non sono sufficienti. “Questa mattina siamo soli a difendere il nostro Stato” ha detto Zelensky. “Come ieri, le maggiori potenze del mondo restano a guardare da lontano”. Il presidente ha denunciato che questa notte bombardamenti hanno raggiunto aree abitate della capitale Kiev. “La Russia è stata convinta dalle sanzioni di ieri?” ha chiesto Zelensky in modo retorico. “Sentiamo nel cielo e vediamo qui sul terreno che questo non è stato abbastanza“.