Esteri

Qatargate, Eva Kaili si chiama fuori. Cozzolino: “Estraneo ai fatti e chiedo di essere ascoltato, rinuncio all’immunità”

“Non è mai stata corrotta” e “spero che la liberino presto”. Lo ha detto Mihalis Dimitrakopoulos, avvocato di Eva Kaili, arrivando al tribunale di Bruxelles dove questa mattina si tiene l’udienza per decidere sulla permanenza in carcere della ex vice presidente del Parlamento europeo agli arresti per l’inchiesta del Qatargate. “Abbiamo chiesto che la signora Kaili possa essere sottoposta al regime di sorveglianza elettronica”. Lo hanno detto i due avvocati dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Andrè Rizopoulos e Mihalis Dimitrakopoulos, al termine dell’udienza alla camera di consiglio al tribunale di Bruxelles. Eva Kaili “collabora attivamente” con gli inquirenti “e contesta ogni accusa di corruzione”, hanno aggiunto i legali. Stessa cosa vale, più o meno, per l’eurodeputato Andrea Cozzolino: “Da oltre una settimana vengo quotidianamente chiamato in causa dalla stampa sulla vicenda del Qatargate, sulla base di accuse e sospetti, pur non avendo ricevuto alcun avviso giudiziario o comunicazione da parte delle autorità inquirenti“, così Andrea Cozzolino in merito all’inchiesta che lo vede coinvolto. L’europarlamentare ha spiegato inoltre che: “posto che tale condizione è ingiusta e mortificante, ho dato incarico ai miei avvocati – Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri De Beco – di presentare formale istanza al gip belga, Michel Claise, in cui, pur dichiarando di non avere nulla a che fare con i fatti, chiedo di essere ascoltato per contribuire all’accertamento della verità, rinunciando così alle garanzie di immunità parlamentare.  La nostra democrazia è a rischio, anche perché alcuni attori di Paesi terzi pensano che l’Unione Europea sia in vendita. A tutto questo abbiamo risposto e risponderemo con fermezza“. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in probabile riferimento alle indagini su un giro di corruzione collegato al Qatar che stanno riguardando dirigenti dell’Europarlamento e che hanno portato all’arresto e la destituzione della vicepresidente dell’assemblea Eva Kaili. L’occasione per queste parole è stata l’apertura della 15esima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori, presso la sede del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, a Roma. Introducendo l’intervento della presidente, in un altro probabile riferimento al cosiddetto “Qatargate”, il titolare della Farnesina Antonio Tajani ha detto che Metsola “è riuscita a cancellare con il suo grande lavoro i pochi schizzi di fango che alcuni disonesti hanno lanciato contro il palazzo” del Parlamento Ue.

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