Esteri

 La Cina blocca il ricorso dell’Ue al WTO. Tutto quello che c’è da sapere sul gigante asiatico

Pechino giudica “sconcertante” e “prematura” la richiesta dell’UE di formare un panel di esperti presso la World Trade Organization per valutare il blocco delle esportazioni dalla Lituania e sui brevetti hi-tech.  A inizio dicembre l’Unione Europea aveva chiesto l’istituzione di due gruppi di esperti per le controversie commerciali in corso con Pechino. Una riguarda la legalità delle restrizioni applicate da parte cinese alla Lituania per essersi dimostrata solidale con Taiwan l’apertura di un discusso ufficio di rappresentanza.  L’obiettivo del WTO è quello di evitare che i Paesi adottino provvedimenti che ostacolano il libero scambio. Secondo il WTO, “le misure cinesi che limitano il commercio dalla Lituania non hanno solo un impatto sulla Lituania, ma incidono anche sul commercio intra-UE e sulle catene di approvvigionamento intra-UE e hanno un impatto sul funzionamento del mercato interno dell’UE.” .

PROVE DI DISGELO TRA CINA E AUSTRALIA

Gli interessi commerciali di Cina e Australia potrebbero contribuire a migliorare i rapporti bilaterali tra i due Paesi, ma secondo gli analisti resterà la diffidenza in materia di sicurezza.  La ministra degli Esteri australiana Penny Wong si trova in visita a Pechino per negoziare la revoca delle sanzioni economiche imposte nel 2020 su una vasta gamma di prodotti importati australiani.Si tratta della prima volta dal 2018 che un ministro degli Esteri di Canberra compie un viaggio di questo tipo nel vicino paese asiatico.  Celebrando i cinquant’anni dall’inaugurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Australia, Xi Jinping ha dichiarato di voler collaborare con il governo di Anthony Albanese per promuovere il “partenariato comprensivo strategico”. Wong incontrerà l’omologo cinese Wang Yi per il Dialogo Estero e Strategico Australia-Cina.

LA CINA SI ESPANDE NELLE ACQUE CONTESE CON ISOLE ARTICIALI

La Cina sta continuando a costruire isole artificiali nelle acque contese del Mar cinese meridionale. È quanto emerge dalle foto satellitari che alcuni funzionari governativi occidentali hanno condiviso con Bloomberg.  Gli avamposti cinesi servirebbero a rafforzare le rivendicazioni territoriali di Pechino nell’area marittima oggetto di controversie con diversi paesi costieri dell’Asia orientale, attraverso l’espansione di scogliere e formazioni terrestri di varia dimensione. Secondo quanto riferiscono le fonti, alcune flotte di pescatori, che opererebbero come milizie marittime cinesi, avrebbero costruito isole artificiali in quattro punti delle Spratly negli ultimi dieci anni, realizzando formazioni terrestri con cumuli di detriti che sono apparsi sopra il livello del mare. Questa è la prima volta che viene accertata l’estensione delle operazioni cinesi ad aree ancora non formalmente occupate, come Lankiam Cay, Whitsun Reef e Sandy Cay. Per il Ministero degli Esteri cinesi ha dichiarato che “il rapporto in questione è puramente inventato”.

HUAWEI ABBANDONA PARZIALMENTE LA RUSSIA

Huawei scioglierà la divisione “Enterprise Business Group” di base in Russia, trasferendo 2.000 dipendenti negli uffici di altri Paesi. L’ufficio di Mosca resterà operativo in attesa che la guerra finisca, così come i centri di ricerca e sviluppo a San Pietroburgo, Nizhny Novgorod e Novosibirsk continueranno a lavorare su progetti 5G, computer vision e di realtà virtuale. Secondo il quotidiano russo Kommersant, si tratta di una mossa dettata dalla necessità cinese di allinearsi alle sanzioni occidentali contro il Cremlino. La divisione “Enterprise Business Group”, responsabile della vendita di sistemi di archiviazione dati e apparecchiature di telecomunicazione a clienti aziendali, sarà sciolta il 1° gennaio.

ESPERTI DELL’OMS PREOCCUPATI PER LA SITUAZIONE SANITARIA IN CINA

La situazione epidemica cinese preoccupa l’Oms, tanto da aver indotto gli esperti dell’organizzazione a sospendere le previsioni a livello globale per il 2023.  “La domanda è se si possa parlare di fase post-pandemia quando una parte così significativa del mondo sta effettivamente entrando nella sua seconda ondata”, ha affermato la virologa olandese, Marion Koopmans, membro di un comitato dell’Oms incaricato di fornire consulenza sullo stato del Covid emergenza.A conferma che la linea dura di Pechino sul contrasto al Covid ha un suo fondamento, considerando le preoccupazioni del Governo per la tenuta del sistema ospedaliero per un paese da un miliardo e mezzo di abitanti.

Gielle

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