Politica

Quirinale, la Lega smentisce trattative con il Premier Draghi. Renzi: “Ha l’asso nella manica ma…”

“Non è in corso alcuna trattativa tra il senatore Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. E infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo”. Lo rende noto la Lega. “A proposito di Quirinale, il senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”, conclude la nota del Carroccio. Salvini ha annunciato che farà “diverse proposte” nelle prossime ore e certamente ha parlato di nomi con Conte, come lui tra i meno entusiasti sostenitori di Draghi. Tra i nomi che potrebbero intercettare il voto M5S ci sono quelli di Maria Elisabetta Casellati e Franco Frattini.Nella rosa dei nomi compaiono anche Marcello Pera, Giulio Tremonti e Carlo Nordio. Questi ultimi fatti da Meloni. “Sull’ipotesi Draghi al Quirinale non ci siamo finora espressi nel merito”, avrebbe detto la leader di FdI all’assemblea del partito. “Fratelli d’Italia, a differenza degli altri partiti, non ha vincoli con l’attuale premier ma non si può motivare il no alla sua candidatura con la necessità che la legislatura vada avanti perché questo non è il nostro obiettivo. La candidatura di Draghi è un problema della maggioranza e non nostro ma se fosse legata ad un accordo per dare vita a un nuovo governo, decisamente non partirebbe bene”. Poi Matteo Renzi, che riflette sull’azione di Salvini: “Quello che ha l’asso in mano e deve scegliere quando calarlo si chiama Matteo Salvini e ha quattro ipotesi: insistere sul nome di centrodestra ma se non passa fa la fine di Bersani, la seconda è cercare un nome fuori dal giro, nella società civile, la terza ipotesi è che lui riesca a fare un accordo con i gialloverdi, cioè con Conte, su un nome, la quarta è trovare un sistema di usato sicuro… In questo scenario Salvini non ha deciso che fare ma il mio suggerimento è che prevalga la politica, se vanno alla ricerca di effetti speciali rischiano di fare la fine di Bersani”.

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