Politica

Salvini si sente stabile alla segreteria. “L’inchiesta su Morisi meschina e sospetta”

“Attaccano lui per attaccare me. Morisi non lo sento da giorni, spero sia tranquillo e che si occupi di altro. Vicenda meschina e sospetta”. Queste le parole di Matteo Salvini sull’inchiesta che ha visto coinvolto l’ideatore della ‘Bestia e della comunicazione della Lega e del suo segretario negli ultimi anni. Matteo Salvini ribadisce le sue convinzioni a The Breakfast Club su Radio Capital. Si tratta di “una inchiesta priva di prove”, prosegue il leader del Carroccio, “e con un processo svolto da una settimana sui giornali. Non è una situazione legittima in un paese normale. Se alla fine non dovesse esserci nessun reato e nessun processo chi restituirà dichità a questa persona? Si sta parlando di processi e di spaccio. Gli spacciatori, tra i peggiori criminali, vendono morte. Se uno fa uso di droghe invece – continua – va aiutato e curato”. “La vita privata dei miei candidati non la conosco e non mi interessa. Non faccio battaglie politiche su questo. Non conosco le tesi delle accuse a Morisi ma mi sembra una vicenda molto sospetta”, sottolinea il leader della Lega. Salvini ha anche parlato della sua ledership nel Carroccio in un’intervista pubblicata da Libero Quotidiano. “Alla fine del mese riprenderà il percorso congressuale, come da previsione dllo Statuto. Era difficile tenere i congressi nel pieno della pandemia. Se passate le elezioni la situazione sarà, come ipotizzabile, sotto controllo, si faranno”. Sulla sua leadership, Salvini esclude “categoricamente” che sia a rischio: “non ho paura”. Berlusconi alla Stampa: “Salvini o Meloni a Palazzo Chigi non se ne parla”. “Non commento le parole di Berlusconi, prendo atto che ha smentito”, chiosa il leader del Carroccio. La vicenda di Luca Morisi, al di là degli aspetti penali, rivela un abisso esistenziale: “Luca sta subendo una barbarie”. E continua: “Mi hanno attaccato per tre anni dicendo che prendevo soldi da Putin, adesso attaccano i miei per colpire me. Ma io sono più forte. Quanto al mio amico di una vita, è vero che viviamo in un frullatore, dalle sei del mattino a mezzanotte, così a volte non ti rendi conto della sofferenza di una persona che stimi e ammiri”. “Capita di essere distanti nella vicinanza, è la vita”. Non sarà complotto ma colpisce che la notizia sia uscita a cinque giorni dal voto. “Molte cose di questa storia sono tutt’altro che chiare, vedremo che cosa verrà fuori nei prossimi giorni”, conclude Salvini.

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