Politica

Renzi: “Draghi fino al 2023, il Recovery va riscritto da capo”

“Non ho niente da festeggiare. Sono solo felice di vedere una personalità come Draghi pronta a guidare il Paese”. E’ quanto afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi in un’intervista al quotidiano la Repubblica. “Lasciamo lavorare il presidente incaricato. La maggioranza ci sarà”, aggiunge Renzi, ricordando che “il presidente Mattarella ha fatto un bellissimo e perentorio appello ai partiti per un governo di emergenza nazionale, non per formare delle coalizioni politiche”. “Sarebbe irresponsabile dire no”, insiste l’ex premier. Quanto al Recovery, per Renzi, “è uno scambio: ci danno soldi se facciamo riforme”. “Da questo punto di vista la leadership di Draghi è un’assoluta garanzia”, ragiona il leader di Italia Viva. “È come se avessimo fatto un’assicurazione sulla vita. Ma sulla vita del Paese. Io ho frequentato i consessi internazionali: nessuno gode della stima di Mario, da Obama a Trump a Biden, dalla Merkel a Macron a Johnson. Ci saranno riforme, altrimenti non arriveranno le risorse europee”, sottolinea. Per Renzi, “la legislatura durerà fino al 2023”. “Quanto al capo dello Stato”, invece, “deciderà il Parlamento tra un anno”. “Ora preoccupiamoci di dare la fiducia al governo e lasciamolo partire per la sua navigazione”, insiste, prtima di tornare sul Recovery. Secondo Renzi va riscritto. “Fossi il premier io lo farei. Una buona squadra scrive il Recovery in tre giorni. Quello che è importante è evitare di spendere i soldi in micro-mance come quelle di molte misure della Legge di Bilancio e avere una visione strategica chiara”, conferma.

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