Politica

Scuole e riaperture al 100%, la preoccupazione dei Presidi

“Noi siamo favorevoli al rientro a scuola per tutti gli studenti, ma c’è una riflessione tecnica da fare: se sul piano vaccinale la situazione è migliorata, non è così sul trasporto pubblico -centrale per il rientro in presenza delle superiori- e per il problema degli spazi. In aggiunta il piano di screening non riesce a decollare, quindi qualche preoccupazione c’è”. Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), intervenuto questa mattina ad Omnibus, su La7. 

“Tutto dipende dal rischio che possiamo accettare. L’importante è essere chiari. Basta che questo rischio sia chiaro per tutti– ha spiegato Giannelli- Bisogna dire alle scuole cosa devono fare nelle aule in cui non è possibile ospitare 30 studenti con un metro di distanza”. Giannelli ha proposto quindi di lasciare alle scuole la possibilità di scegliere in quale percentuale consentire la didattica in presenza, “magari facendo entrare in classe il 75-80%- ha detto- degli elementi di flessibilità sarebbero necessari”.

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici(Andis) segnala al Governo e al ministro dell’Istruzione che tra il personale scolastico e le famiglie continua a diffondersi un “forte sentimento di preoccupazione e di ansia circa i possibili rischi connessi alla ripresa, dal prossimo 26 aprile, delle lezioni in presenza anche per le secondarie di II grado senza che siano stati predisposti servizi aggiuntivi e più efficaci interventi di prevenzione”. Così l’Andis in una nota.

A questo proposito, l’associazione ribadisce “la necessità e l’urgenza di emanare alcune misure indifferibili”, come l’aggiornamento del protocollo di sicurezza (anche in relazione alla diffusione delle varianti COVID); la possibilità che siano i dirigenti a scegliere la percentuale di alunni da ammettere in presenza (a partire dal 50%); la somministrazione di tamponi periodici agli alunni e al personale della scuola; efficaci misure di tracciamento; linee guida unitarie all’indirizzo di ASL/USL; il completamento della vaccinazione del personale scolastico; aumento dei mezzi di trasporto scolastico; la gestione alla Protezione Civile e alle organizzazioni di volontariato il controllo sugli assembramenti all’entrata e all’uscita delle scuole e alle fermate dei mezzi pubblici.

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