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Singapore registra il numero più alto di suicidi in otto anni a causa della pandemia

A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, per l’isolamento che ne è conseguito ed il disagio psicologico imputabile alla diffusione del Covid-19, Singapore registra il triste primato -nei numeri- circa i suicidi commessi nel Paese fin dal 2012. Il conteggio dei casi dello scorso anno vede un aumento del 13% rispetto ai 400 casi registrati nel 2019, secondo i dati diffusi ufficialmente oggi dai Samaritans of Singapore (SOS). L’aumento è stato osservato in tutte le fasce d’età, in particolar modo però, negli anziani che hanno fatto registrare il maggior numero di suicidi dal 1991. Tra le persone di pari età o di età superiore a 60 anni, si è tolto la vita un totale di 154 persone. Si tratta di un aumento del 26% rispetto al 2019. Nelle altre fasce di età, giovani dai 10 ai 29 anni e adulti dai 30 ai 59 anni, il numero dei suicidi è aumentato del 70% rispetto al 2019. Complessivamente, il numero di decessi per suicidio è salito a 8,88 per 100.000 residenti, in aumento di 0,88 rispetto al 2019.“Il Covid-19 ha gravemente colpito l’economia, lo stile di vita e la salute mentale della Nazione. Siamo estremamente preoccupato circa le sorti dei nostri anziani e su come essi stanno affrontando questa crisi di salute pubblica”, ha affermato l’amministratore delegato di SOS, Gasper Tan. Nonostante il maggior numero di suicidi degli anziani, SOS ha registrato un calo nel numero di chiamate ricevute da questo gruppo di persone attraverso la sua hotline per la prevenzione dal suicidio attiva 24 ore su 24. Garantire che gli anziani non restino isolati durante l’epidemia è uno degli scopi principali della associazione umanitaria. Lo scorso anno ci sono state 4.455 chiamate alla hotline associativa da parte degli anziani, rispetto alle 4.816 chiamate del 2019.Tra coloro che hanno rivelato la propria età, il 17% tra tutte le chiamate, è stato effettuato da persone di età pari o superiore a 60 anni nell’anno finanziario 2020, rispetto al 20% dell’anno finanziario precedente. Coloro che hanno chiamato hanno incontrato difficoltà nell’affrontare la solitudine e l’inattività a causa dell’isolamento, del disagio psicologico e delle relazioni sociali e familiari compromesse, ha confermato SOS. Alcune persone anziane vivono da sole e non hanno il supporto per far fronte alla pandemia, ha affermato il professore associato aggiunto Lee Cheng, direttore clinico presso l’Ufficio per la Salute della popolazione dell’Istituto di Salute Mentale.

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