Lo Sri Lanka è precipitato nel caos più completo. Dopo la precipitosa fuga del presidente Gotabaya Rajapaksa, mentre il palazzo presidenziale veniva messo sotto assedio da centinaia di migliaia di manifestanti infuriati, molti dei quali hanno fatto irruzione nel palazzo, è toccato alla casa privata del primo ministro Ranil Wickremesinghe finire sotto attacco: le immagini di NDTV mostrano che è stata incendiata. Non si sa dove sia il primo ministro e quai siano le sue condizioni, come non si sa dove si trovi il presidente che – secondo una fonte interpellata da France Presse – sarebbe in un luogo sicuro. I dimostranti puntano il dito contro la gerarchia di potere per la crisi e l’accusano di essere corrotta alla radice. Il paese è a corto di tutto: cibo, carburanti, medicinali. Il governo ha sospeso la vendita di combustibili dallo scorso fine settimana, sostenendo che non rimane che una settimana di scoerte di carburanti peri servizi essenziali: bus, treni e ambulanze. Sono state chiuse le scuole e il governo ha chiesto ai cittadini di lavorare da casa, mentre l’inflazione sta crescendo a dismisura: ora è al 30 per cento. Questo vuol dire un aumento dei prezzi anche del cibo.
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