Esteri

Stoltenberg insiste per l’espansione della NATO, ma il futuro dell’Alleanza diventa nebuloso

 

di Giuliano Longo

Il segretario generale della NATO, Jan Stoltenberg afferma che le preoccupazioni per la sicurezza dell’Alleanza e del Giappone sono “strettamente interconnesse”. Di conseguenza, per la prima volta sia il Giappone che la Corea hanno partecipato come osservatori al vertice della NATO a Vilnius, così come l’Australia. Taiwan, ovviamente, non è stata invitata nemmeno come osservatore. Consentire a Taiwan di partecipare potrebbe offendere gli attori pro-Cina in Europa e molti nell’amministrazione Biden. Ma come è possibile avere una sorta di copertura Nato per Giappone e Corea e non per Taiwan?

Gli interessi americani globali non si toccano tanto più che il Segretario di Stato americano Janet Yellen, in Cina ci è andata, qualche giorno fa tutto sommato inchinandosi ai potenti locali e probabilmente prendendo qualche importante accordo.

A nord la Svezia aderirà alla Alleanza una volta che il parlamento turco avrà approvato l’accordo fra Erdogan con Stoltenberg e Biden, lasciando al Sultano un improbabile ruolo di mediatore con Putin .

L’accordo prevede di scambiare l’adesione della Svezia con l’adesione della Turchia all’Unione europea nascondendo  ogni possibilità che ciò accada..

Nrl frattempo a  Vilnius, almeno finora non c’è accordo per includere subito l’Ucraina nella NATO. quindi Stoltenberg ha proposto una corsia preferenziale, ma Washington, Berlino e altri non si muoveranno finché la guerra non sarà finita.

Qualche giorno fa, fra le proteste di Mosca, la Turchia ha liberato dalla detenzione membri di alto livello dellaBrigata Azov, il gruppo tattico ucraino notoriamente fascista, alcuni dicono antisemita, che i turchi si erano impegnati a mantenere in nel Paese fino alla fine della guerra.

Poi ha anche fatto sapere  che se la Russia non acconsentirà a un rinnovato accordo sul grano con l’Ucraina (un accordo che è stato costantemente violato poiché il grano ucraino è stato consegnato all’Europa e non ad africani e indiani affamati), allora la Turchia fornirà una scorta militare perle navi ucraine che trasportano grano, facendo finta di ignorare che nel Mar Nero stazionano  sottomarini russi.

La Svezia ha solo un piccolo esercito, ma ha un’ottima forza aerea. Per anni i leader dell’aeronautica svedese hanno capito che il loro nemico è la Russia. La Svezia mantiene un’importante base aerea sull’isola di Gotland, non lontano dalla Russia e  sa che i russi hanno condotto operazioni di spionaggio subacqueo e misure attive sulla costa svedese.

Ma c’è un problema per la sicurezza della Svezia. Se dovessero scoppiare le ostilità, la Svezia come membro della NATO potrebbe essere attaccata dalla Russia, cosa che non avverrebbe se fosse rimasta neutrale.

Fuori dal can can mediatico alcuni osservatori  rilevano che i membri  dell’Alleanza ​non hanno migliorato in modo significativo l’acquisizione dell’hardware militare necessario per la loro sicurezza, mentre stanno svuotando i loro armadi armadi per rifornire l’Ucraina.

Stoltenberg dice che a Vilnius i membri della Nato concorderanno che il 2% del Pil per la difesa diventi una “base” per la spesa necessaria ai Paesi della Nato. Ma quel piano è soggetto a richieste di fornitura a causa della guerra in Ucraina e della situazione economica in Europa non proprio florida  (ad eccezione dell’Italia che, ha detta della Meloni, è in crescita).

Eppure niente ha  smorzato l’entusiasmo dei leader europei che si atteggiano a uomini forti in grado di resistere alla Russia, ma se gli si chiede di resister anche alla Cina  si entra nel teatro dell’assurdo.

La NATO fu costruita come alleanza difensiva, l’ingresso degli stati dell’Europa orientale ha convertito l’alleanza da puramente difensiva a espansionista.

Questo è il motivo per cui, inizialmente, i russi si sono agitati, soprattutto quando le armi occidentali avanzate si sono presentate in luoghi come la Polonia e la Romania, per non parlare degli Stati baltici. Altrettanto problematici sono risultati gli impegni a non espandere la NATO sottoscritti  Bill Clinton, che l’Alleanza ha allegramente violato.

Il vantaggio che la NATO aveva nel portare avanti il suo ambizioso programma espansionista era una Russia debole. Per più di un più di un decennio dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la Russia è stata un disastro economico.

Un paese arretrato del terzo mondo con armi nucleari, ma con l’industria ferma e depredata dagli oligarchi provenienti dal nulla ma furbi come Prigozin. L’equipaggiamento militare non era né aggiornato né ben mantenuto, e la Russia  si concentrò sul miglioramento delle sue difese strategiche, non sulla sua potenza offensiva.

La guerra in Ucraina ha di fatto  aiutato la Russia a investire  nelle sue forze armate costruendo hardware nuovo e migliore.Ora stiamo vedendo che sul campo di battaglia i russi non solo hanno resistito a una massiccia controffensiva lungo l’intera linea di contatto segnata da Kiev e  dalla NATO, ma da qualche parte sono anche all’offensiva.

La vicenda è stata (è) costosa per entrambe le parti, ma l’Ucraina ha subito il colpo più duro poiché la sua offensiva sta iniziando a impantanarsi  e qualche generale accenna alla possibilità  di tornare su posizioni difensive. Se gli ucraini bruciano altri carri armati, veicoli corazzati, unità di artiglieria e truppe, saranno guai seri.

Per quanto riguarda le forniture gli Stati Uniti, sono privi di colpi di artiglieria da 155 mm che Zelensky chiede con insistenza , e ora inviano vecchie bombe a grappolo in Ucraina, suscitando qualche ipocrita stupore in Europa fra quei Paesi che hanno sottoscritto l’accordo contro il loro uso. Anche in America qualcuno protesta, rievocando parte della dolorosa storia di queste armi.

Per l’invio dell’arma finale dell’Ucraina, gli aerei da combattimento F16 i tempi non saranno brevissimi a causa del necessario addestramento già iniziato in alcuni paesi europei.

Stoltenberg è stato prorogato in carica come  per un altro anno perché Biden ha posto il veto su Ben Wallace, il Segretario di Stato per la Difesa del Regno Unito, infliggendo un colpo al prestigio britannico, fedele nei secoli a Washington.

Risulta quindi difficile parlare di espansione della NATO finche non si deciderà la sorte della sua prima avventura all’estero, in Ucraina. Inoltre gli osservatori invitati, semmai entrassero nell’Alleanza, indicherebbero che l’alleanza indebolirebbe  i fronti europei per guardare a possibili conflitti con la Cina.

E forse non sarebbe nemmeno di grande aiuto agli Stati Uniti che da tempo hanno definito le loro strategie nel Pacifico sino ai mari della Cina.

Tenere i piedi in tante staffe fa temere qualche caduta da cavallo.

aggiornamento vertice Nato ore 15.33

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