Cronaca

Strage di Brandizzo, l’ad di Rfi alla Camera: “Lavori previsti con stop treni”. E annuncia una commissione d’indagine

La Sigifer, l’impresa titolare dei lavori a Brandizzo (subappaltatrice di Rfi e di cui facevano parte i cinque operai morti investiti da un treno la notte del 31 agosto) era “iscritta al sistema di qualificazione” della sicurezza istituito da Rfi ed che prevede controlli della società del gruppo Fs prima, durante e dopo i lavori per il rispetto degli standard. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (RFI), Gianpiero Strisciuglio, audito nel pomeriggio dalle Commissioni riunite Trasporti e Lavoro della Camera. Rispondendo ad alcuni deputati commissari (tra gli altri Federico Fornaro, Arturo Scotto e Roberto Morassut del Pd) Strisciuglio ha aggiunto che non sono previste “deroghe” ai controlli per la validità del sistema. Ma i “dettagli sul set dei controlli” che riguardano “migliaia di appalti” saranno forniti da Rfi a una “prossima seduta della commissione, compatibilmente con le indagini della magistratura”. Le regole di sicurezza stabilite da Rfi non riguardano “solo il personale Rfi ma anche le ditte appaltatrici e subappaltatrici”. Strisciuglio ha confermato che a Brandizzo andava sostituito uno spezzone di rotaia con mezzi manuali e che i lavori erano previsti “in assenza di circolazione dei treni”. Rfi, ha precisato l’Ad, ha istituito unacommissione di indagine con “accademici”, il cui lavoro prenderà le mosse anche dal piano annuale di formazione sulla sicurezza che l’azienda promuove con “programmi” seguiti “anche dalle imprese esterne”. Rfi ha firmato ad aprile 2022 un protocollo di Intesa con Inail e gestisce una “Safety academy” dove ci sono collaborazioni con altri gestori di infrastrutture ferroviarie europei.  L’ad Rfi Strisciuglio non ha invece fornito dettagli alle domande dei commissari sugli oneri eventuali per mancate tempistiche di chiusura dell’appalto (Fornaro, Pd), che aveva anche chiesto se esiste una struttura di auditing tecnico che verifica sul campo la qualificazione delle procedure, oltre a quello che viene attestato su “carta”. “E’ inderogabile il principio che le attività di manutenzione hanno intervalli temporali garantiti”, si è limitato a dire Strisciuglio, senza replicare a Valentina Barzotti del M5s che voleva sapere se i controlli sul campo di Rfi avvengano anche “senza avvertimento preventivo” alle aziende contrattualizzate. Nessun dettaglio neanche a Francesco Mari di Avs che aveva chiesto di sapere se alcuni degli operai morti fossero in lavoro notturno sulla base di un’adesione volontaria in deroga al tetto del massimo di 10 notti al mese. “Stonava” che mancassero rappresentanti di Rfi e Fs alla visita sul luogo del disastro compiuta il giorno stesso dal presidente della Repubblica Mattarella, ha lamentato Chiara Gribaudo del Pd. Strisciuglio ha rinviato alla conclusione delle indagini della magistratura anche rispetto all’osservazione di Roberto Morassut del Pd, che ha citato il video pubblicato da alcuni giornali per sapere se sia “un caso isolato o una consuetudine” l’”applicazione fallace degli standard di sicurezza”.

SCOTTO (PD): INSODDISFATTI DELLA RELAZIONE AD RFI

“Non possiamo dirci soddisfatti della relazione dell’ad di Rfi Gianpiero Strisciuglio. Un’audizione alla Camera dei Deputati non può essere un continuo rimando all’attività di indagine della magistratura. Davanti abbiamo investimenti ingenti sulla rete ferroviaria nei prossimi mesi: la vicenda di Brandizzo ci dice che evidentemente qualcosa non è andato sul piano degli strumenti messi in campo per garantire la sicurezza di chi lavora sui cantieri molto spesso in subappalto. Ci aspettavamo qualcosa in più a partire un piano con risorse certe per evitare che quanto accaduto non si ripeta”. Lo ha dichiarato il capogruppo democratico in commissione Lavoro Arturo Scotto, a margine dell’audizione alla Camera del’Ad di Rfi.

SINDACATI ALLA CAMERA: SUBAPPALTI NON FORMATI E SERVE BADGE

Su 96 dipendenti Sigifer 78 sono inquadrati come “primo livello”, cioè adibiti “a lavori semplici che non hanno bisogno di conoscenza specifica. Chi gli ha dato l’appalto potrebbe controllare, ma non lo fa perchè non conviene”. Lo ha detto il segretario nazionale degli edili Uil (Feneal) Stefano Costa, audito con altri sindacalisti oggi dalle commissioni congiunte Trasporti e Lavoro della Camera sul tragico incidente di Brandizzo. Costa ha poi insistito sulla mancanza di un badge agli operai che permetta di tracciarne l’entrata e l’uscita di inizio lavoro: “non sappiamo quando hanno iniziato”. Il segretario Feneal ha anche sottolineato la mancanza di concorrenza tra le aziende subappaltatrici. I subappaltatori qualificati in Italia sono una quindicina, ha sottolineato Costa, ma di queste ogni volta su ogni singolo appalto “ne gareggia una”. Comune ai sindacati la richiesta di una procura nazionale che si occupi degli incidenti sul lavoro “evitando magari le frequenti prescrizioni”, in audizione alcuni rappresentanti sindacali hanno anche sottolineato il problema dell’acquisto da parte dei lavoratori degli attestati formativi. Stefano Pennacchietti, delegato Usb e dipendente Rfi, ha segnalato il caso personale di aver subito 10 giorni di sospensione dall’azienda per aver interrotto un cantiere privato sulla linea ferroviaria Tuscolana. Tra le altre sollecitazioni di Usb quella di accogliere i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) come parte civile nei processi per infortuni sul lavoro.

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