Politica

Superbonus, Desideri (Confimprese World): “Un malus creato dalla politica alle imprese, ai lavoratori ed ai cittadini”

Lo stop voluto – senza alcun preavviso – da parte del Governo Meloni al superbonus nella vita di tutti i giorni delle imprese edili, nonché di coloro che alle stesse hanno commissionato i lavori, inizia a provocare non pochi allarmismi e situazioni di tensione di cui, certamente, non si avvertiva il bisogno in questa fase; è quanto ha dichiarato Fabio Desideri presidente della Federazione Confimprese World. Molti sono i dubbi sulle varie argomentazioni pro e contro propalate, a destra ed a manca, dai vari esponenti della politica italiana, ma soprattutto è difficile spiegare, auspicando di essere compresi, le varie ragioni dell’uno e dell’altro, alle imprese, ai lavoratori, ai committenti i lavori. Questa scelta del Governo Meloni, di cui sono parte forze politiche ed esponenti che comunque durante il Governo Draghi, pur avanzando critiche a questi meccanismi agevolativi, non hanno fatto alcunché per risolverne le criticità, getta nel panico, nonché in grandi difficoltà, chi di queste “manfrine” della politica non ha alcuna responsabilità, cioè: lavoratori, imprese, fornitori di materiali, professionisti e committenti i lavori; ha aggiunto Desideri. E’ troppo comodo che soltanto pochi giorni dopo le elezioni regionali, che per altro hanno visto definirsi un grande astensionismo, ottenuta – seppur da una parte assolutamente minoritaria di cittadini – la delega a guidare le due più importanti regioni italiane, il centro destra, che pure ha approvato la sua finanziaria alla fine dello scorso anno, dica a tutti gli italiani che la spesa derivante da tali agevolazioni  è fuori controllo. E’ bene ricordare che per tale spesa non si sono viste scelte correttive e correlate nel documento di programmazione economica del governo, approvato la scorsa fine d’anno. La cosa che nei fatti più fa riflettere è il totale disinteresse verso: lavoratori, imprese, committenti, professionisti, fornitori dei materiali, etc.  i quali – da un giorno all’altro – si sono ritrovati al centro di tanti problemi aggiuntivi, come se quelli esistenti di per se non fossero già sufficienti, nel più totale disinteresse di tutta la politica;  quest’ultima troppo impegnata a trovare a chi – tra di essa – dovrà restare “il cerino in mano” di una situazione che – qualunque sia la soluzione che scaturirà – avrà sicuramente peggiorato una norma pensata male, tramite la quale si era tentato di rimettere in moto un settore che, dopo le complicanze della pandemia da Covid 19, doveva essere aiutato a salvaguardare lavoro ed occupazione. L’unica cosa certa che vediamo in questi giorni – ha concluso Desideri – sono gli effetti reali  di tale scelta politica del Governo Meloni, la quale non sta producendo altro che il fermo dei lavori commissionati, lo spettro della perdita del loro lavoro per le tante maestranze impegnate nei cantieri, nonché il fallimento di tante micro, piccole e medie imprese che si sono fidate delle leggi dello Stato Italiano.

aggiornamento Superbonus ore 13.09

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