Proseguire i colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è ingiustificabile mentre persistono i “barbari” attacchi israeliani contro il Paese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, citato dai media statali iraniani rilanciati dal Guardian. In precedenza, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baghaei aveva definito “inutile” il dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran dopo il più grande attacco militare mai sferrato da Israele contro l’Iran, accusando Washington di sostenere i raid. Poi va detto che anche dagli Stati Uniti, viene confermato il coinvolgimento americano in questa guerra, malgrado fosse stata avviata una trattativa sul nucleare, che aveva visto coinvolta anche Roma. L’esercito statunitense ha assistito Israele “da aria, terra e in mare” nell’intercettazione dei numerosi missili lanciati dall’Iran in risposta agli attacchi dell’Idf. Lo riporta il Wall Street Journal. Funzionari statunitensi hanno dichiarato al giornale che, prima dell’inizio della risposta iraniana, erano stati schierati nell’area caccia, cacciatorpediniere della Marina Usa e sistemi di difesa aerea terrestri per aiutare Israele a respingere qualsiasi attacco. I funzionari hanno osservato che il Pentagono non ha ancora stimato quanti missili sono stati intercettati dall’esercito statunitense. Da registrare poi la presa di posizione, quasi sempre poco influente della rappresentante Ue per la politica estera: “Ho parlato con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Il rischio di un’ulteriore escalation nella regione è pericolosamente alto. La diplomazia deve prevalere. L’Ue è sempre stata chiara: non si deve permettere all’Iran di acquisire un’arma nucleare. Solo la diplomazia può portare a una soluzione duratura. L’Ue è pronta a sostenerla”.
aggiornamento crisi israelo-iraniana ore 16.48