La guerra di Putin

Ucraina, Draghi: “Cessate il fuoco il prima possibile, ma sulla pace decide Kiev”

 “Dobbiamo raggiungere il prima possibile il cessate il fuoco e far ripartire con forza i negoziati. È la posizione dell’Italia ed è un’aspirazione europea che ho condiviso con il Presidente Biden durante la mia recente visita a Washington “. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nell’informativa al Senato sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. “L’Italia con i partner europei e gli alleati si muove per cercare ogni possibile mediazione. Ma dovrà essere l’Ucraina a decidere che pace accettare anche perché una pace non accettabile da parte dell’Ucraina non sarebbe neanche sostenibile”, aggiunge il premier. “L’espulsione di 24 diplomatici italiani è un atto ostile che risponde però all’espulsione di diplomatici russi da parte dell’Italia. È essenziale comunque mantenere canali di dialogo con la federazione russa. Solo da questi canali potrà emergere una posizione negoziale”.  Negli “incontri” a Washington “ho riscontrato apprezzamento universale per la posizione italiana fermamente ancorata nel campo transatlantico e nell’Unione europea. Questa posizione ci permette di essere in prima linea senza ambiguità nella ricerca della pace”. Per la pace in Ucraina il premier Mario Draghi indica il modello della “conferenza di Helsinki del 1975: una volta ottenuto il cessate il fuoco occorrerà costruire un quadro internazionale rispettoso e condiviso”. “Alla crisi umanitaria dovuta all’invasione russa rischia di aggiungersi anche la minaccia di una crisi alimentare per milioni di persone. Russia e Ucraina sono tra i principali produttori di cereali a livello globale. La riduzione della fornitura di cereali rischia di avere effetti dsastrosi, in particoalre in Africa e Medio Oriente”.  “Ho chiesto al presidente Biden un sostegno per un’iniziativa che sblocchi immediatamente i milioni di tonnellate di grano bloccati nei porti dell’Ucraina per evitare una crisi alimentare”, prosegue il premier. “Occorre che le navi siano lasciati passare – aggiunge – e, se i porti sono stati sminati, vengano sminati”.“Il costo dell’invasione russa in termini di vite umane è terribile. Sono stati ritrovati 9000 corpi” nei dintorni di Mariupol. “Siamo un paese ospitale, lo stiamo dimostrando, intendiamo continuare a farlo”.  “La federazione russa si è ritirata da ampie porzioni del territorio ucraino per concentrare le sue forze nella parte orientale. Ma anche qui l’avanzata russa procede molto più lentamente del previsto”. “Sono quasi 14 milioni i residenti in Ucraina che hanno dovuto lasciare le proprie case, quasi un cittadino su tre. In Italia ne sono arrivati 120mila: siamo un paese ospitale, lo stiamo dimostrando”. “L’UE è a lavoro per un sesto pacchetto delle sanzioni, che l’Italia sostiene con convinzione. Le stime del governo indicano che potremo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024. I primi effetti si vedranno già alla fine di quest’anno”. “Il governo continuerà in ogni sforzo per rendere gli investimenti” sulle energie rinnovabili “più rapidi per smontare, per distruggere le barriere burocratiche che impediscono questi investimenti. Oggi sono solo quelle”.“Il nostro obiettivo è non solo incrementare le forniture di gas naturale di cui abbiamo bisogno come combustibile di transizione, e insisto su transizione, ma anche investire in questi paesi per aumentare la produzione di energie rinnovabili.A inizio luglio saremo ad Ankara per il vertice bilaterale con la Turchia, il primo da 10 anni anni a questa parte. Discuteremo delle prospettive negoziali e dei rapporti Italia-Turchia”.

DRAGHI RINGRAZIA ANCHE FDI: “IL GOVERNO SI MUOVE SU RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO”

“Voglio ringraziare la maggioranza e la principale forza di opposizione per il sostegno dato durante questa crisi. Il governo intende continuare a muoversi nel solco della risoluzione approvata dal Parlamento”.

DRAGHI: “L’ITALIA PRONTA A CONSOLIDARE IL RAFFORZAMENTO ORIENTALE”

“L’Italia è pronta a consolidare il contributo al rafforzamento del fianco orientale della Nato con 250 unità in Ungheria e 750 in Bulgaria. Valutiamo inoltre la possibilità di sostenere la Romania per lo sminamento del Mar Nero e la Slovacchia nella difesa antiaerea”.

Aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.50

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