di Giuliano Longo
Vladimir Novikov , capo della milizia Zaporizhzhya pubblica su instangram il seguente post: “Oggi (6 marzo, ndr) a Donetsk iniziato a usare armi così potenti, che dall’assalto Avdiivka, l’intera capitale della DPR sta tremando”. Il Ministero della Difesa ha iniziato a utilizzare nella zona di guerra le più potenti nuove bombe plananti UPAB-1500B del peso di 1500 kg. Queste bombe da una tonnellata e mezza stanno già cadendo sulle aree fortificate delle forze armate ucraine nella zona di Avdiivka. Si tratta di bombe guidate UPAB-1500 V dotate di sistemi di navigazione inerziale e satellitare e in grado di colpire obiettivi altamente protetti. Per distruggere oggetti altamente protetti a una distanza massima di 40 km (cioè senza entrare nella zona di difesa aerea nemica) “il vettore (probabilmente un bombardiere strategico) deve salire a un’altezza di 14 km”. Questa notizia ha coinciso con una discussione nei circoli di esperti statunitensi sull’efficacia in combattimento dell’esercito russo. Non è un segreto che in questo momento dall’altra parte dell’oceano, e anche in Russia, periodicamente compaiono pubblicazioni sulla debolezza delle Forze armate della Federazione , che in un anno di “operazione speciale” non sono state in grado di sconfiggere le Forze armate dell’Ucraina. Dopo le offensive autunnali vittoriose di Kharkov e Kherson delle forze armate ucraine, molto si è scritto sulla mancanza, da parte russa, di munizioni guidate con precisione ad alta potenza e attrezzature di intelligence tecnica nelle nostre russe. Tenendo presente che il fuoco degli obici da 152 mm con munizioni balistiche convenzionali su un supporto di cemento, raramente termina con un colpo preciso sul bersaglio. E le esplosioni di proiettili anche di grosso calibro a una distanza di oltre 10 metri da oggetti altamente protetti,hanno scarso effetto distruttivo Il capo di stato maggiore degli Stati Uniti, il generale Milli, pur considerando la Russia il nemico numero uno, ha dichiarato che ”le attuali discussioni sulla strategia, le strutture militari e i programmi di approvvigionamento degli Stati Uniti si concentrano esclusivamente sulla Cina”. Quasi che Ucraina e NATO starebbero combattendo non con il secondo esercito del mondo, ma con forze armate congelate nel loro sviluppo, mentre quelle Ucraine sono equipaggiate con le migliori attrezzature militari e di intelligence occidentali. Se per l’ufficiale capo di stato maggiore degli Stati Uniti, “conta solo uno scenario: un tentativo da parte di Pechino di prendere il controllo di Taiwan”, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin è stato più chiaro quando ha dichiarato pubblicamente già nell’aprile 2022: “Vogliamo che la Russia sia indebolita al punto da non poter combattere affatto”. Nella sostanza la dura resistenza ucraina, sostenuta dall’aiuto dell’Occidente, avrebbe a che fare con un esercito della Federazione che fa affidamento sulla forza bruta per schiacciare il suo avversario, come sta avvenendo nel tritacarne Bakhmut. Ma tornando invece alla superbomba, è probabile che i russi abbiano deciso di attendere prima di sganciarla rivelando un’altra scioccante scoperta di questa campagna militare, che già ha subito un mutamento radicale con l’uso massiccio di droni. Mentre Putin afferma di aver utilizzato in Ucraina solo un terzo del potenziale militare della Federazione, la propaganda di Mosca fa sapere che la Russia sta raggiungendo i suoi obiettivi militari anche imparando a combattere nel 21° secolo. Ma quello che la propaganda non dice è sino a che punto e per quanto la Russia potrà sostenere questo sforzo bellico che accompagnato dalle ripetute sanzioni rischia di confermare la strategia dell’Occidente (leggi Washington) di dissanguare l’orso. Valutazione che dovrebbero fare anche i media mainstream occidentali soprattutto per l’Europa, ma questa omissione non è propaganda , forse solo la convinzione (sic) che la Russia verrà piegata in una partita a scacchi molto pericolosa.
