La guerra di Putin

  Ucraina, quanto è sostenibile la politica del presidente Biden?

 

Fonte, editoriale di Daniel DePetris per l’autorevole pubblicazione americana Defense News. Traduzione e sintesi di Giuliano Longo

 

La Casa Bianca ha ripetutamente affermato che gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”, il che significherebbe letteralmente che l’amministrazione USA  è pronta ad armare e finanziare lo sforzo bellico dell’Ucraina fino alla vittoria  totale e completa.  Una promessa che Biden ha riaffermato durante la sua telefonata a Zelenskyj lo stesso giorno in cui il presidente ucraino ha tenuto il suo discorso per il Giorno dell’Indipendenza il 24 agosto.

 

…..Tre settimane dopo la caduta dei primi missili russi sull’Ucraina, il Congresso ha aggiunto 13 miliardi di dollari in aiuti di emergenza a Kiev al piano globale del 2022. In totale, il Congresso ha stanziato 113 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina in quattro tranche: circa il 60%, ovvero 67 miliardi di dollari, è stato destinato all’assistenza militare.

 

Ma ciò che era possibile ieri potrebbe non essere possibile oggi. Dopo 18 mesi di guerra, un numero crescente di parlamentari americani si chiede se gli Stati Uniti possono mantenere “per sempre” l’attuale livello di sostegno.

 

Gli aiuti all’Ucraina sono uno dei principali argomenti di dibattito all’interno del Partito Repubblicano. Mentre la leadership del Congresso del GOP rimane in gran parte a bordo, i militanti si oppongono alla firma di altri assegni oppure vincolano ulteriori aiuti a misure di responsabilità più rigorose, ad esempio con l’istituzione di un ispettore generale speciale.

 

Come già riportato anche da Ore12, ma scarsamente presente nelle cronache nostrane,il 55% degli americani intervistati dalla CNN a luglio ha affermato che il Congresso non dovrebbe autorizzare ulteriori finanziamenti per la guerra, mentre il 51% ha affermato che gli Stati Uniti  hann già fatto abbastanza per l’Ucraina.

 

DePetris considera anche  le dinamiche sul campo di battaglia che devono essere considerate. Nonostante i parziali successi ucraini nell’autunno dello scorso anni l’anno l’attuale situazione sul fronte   si sta rivelando molto più difficile  per le truppe ucraine. La controffensiva di Kiev che dura da oltre   10 settimane lungo tre punti della linea del fronte lunga 600 miglia, può essere meglio (eufemisticamente? ndr) descritta come estenuante.

 

Chiunque attendeva una replica dell’episodio di Kharkiv (dell’ autunno 2022) si è lasciato prendere dalla delusione. I tempi in cui intere porzioni di territorio ucraino potevano essere riconquistate sono probabilmente lontani, sostituiti da un ambiente di combattimento molto intenso in cui coloro che sono all’offensiva rivendicano minuscoli pezzetti di terra ad un costo elevato in uomini e materiali.

 

…..L’esercito ucraino deve trovare un modo per sfondare tre strati di fortificazioni difensive russe e, cosa altrettanto importante, mantenere quelle posizioni senza atrofizzare le sue forze o degradare la sua capacità di difendersi dai (probabili, ndr) contrattacchi russi. La comunità dell’intelligence è scettica che ciò possa essere fatto quest’anno, se non mai.

 

Ad oggi, l’amministrazione Biden è riuscita a raggiungere due obiettivi:

  1. Aiutare l’Ucraina mentre resiste all’aggressione della Russia.
  2. Garantire che la NATO non venga trascinata nel conflitto, impedendo un’escalation con una Russia dotata di armi nucleari.

 

Ma, aggiunge DePetris, è un delicato atto di bilanciamento che potrebbe svelarsi rapidamente a seconda di come si è evoluta la guerra. Rinnovando gli aiuti e uniformando la politica la politica degliStati Uniti agli obiettivi massimalisti dell’Ucraina, in particolare in Crimea, si corre il rischio che un Putin prenda decisioni ancora più disperate e pericolose.

 

Biden, quindi, dovrà essere preparato a uno scenario in cui le linee difensive della Russia siano semplicemente troppo forti per venire sfondate, situazione che   è più probabile del ritiro completo delle truppe russe, obiettivo a cui il governo ucraino mirava nell’ultimo anno e mezzo.

 

Gli Stati Uniti. dovrebbe adattare di conseguenza  la propria politica abbandonando il sostegno agli obiettivi di guerra massimalisti ucraini e orientandosi verso una neutralità armata, con una politica coerente degli Stati Uniti di supporto difensivo all’esercito ucraino in modo che possa mantenere il territorio che attualmente detiene e garantire che un deterrente di Kiev contro l’aggressione russa  nel lungo periodo.

 

Una tale svolta richiederà dei compromessi, ma è la soluzione migliore per sostenere le esigenze difensive dell’Ucraina nel modo meno costoso possibile. Nel frattempo, l’Europa, che ha più che altro un imperativo di sicurezza nel favorire la vittoria dell’Ucraina o almeno nel prevenirne la sconfitta, dovrebbe sfruttare il tempo per mostrare in questo contesto  una leadership più efficace.

 

Scelte difficili, ma necessarie sono dietro l’angolo. La politica ucraina dell’amministrazione Biden è sostenibile? Conclude l’autore del commento.

 

Il riferimento all’Europa, aggiungiamo noi, può anche significare scaricare sui paesi UE un impegno finanziario  e militare ancora maggiore che rischia di pesare sul consenso attuale di cui gode Zelensky gode fra l’opinione pubblica europea, già travagliata da altri problemi economici.

 

D’altra parte non ci risulta nell’Unione nel suo complesso, siano stati effettuati sondaggi analoghi a quelli della Cnn, che potrebbero riservare (fuori dalla inevitabile propaganda e allineamento mediatico mainstream) sorprese più che significative. Ma forse non ce ne siamo accorti…

aggiornamento la Guerra di Putin ore 13.44

Related posts

L’allarme di Save the Children, un milione di bambini fuggiti. Tanti alle frontiere sono arrivati da soli

Redazione Ore 12

Biden: “Finchè continueranno gli assalti e le atrocità continueremo ad aiutare l’Ucraina”

Redazione Ore 12

Ucraina: informazione, fonti e propaganda, l’altro fronte del conflitto con Macron in agitazione

Redazione Ore 12