La guerra di Putin

Ucraina. Si scioglie il gruppo mercenario Mozart per le stranezze del suo comandante, il colonnello Milburn  

 

di Alexander Rubinstein

 

Per la pubblicazione giornalistica indipendente, Grayzone,  traduzione di Giuliano Longo per ORE12

 

Tra le accuse eccessi di alcolici in tutta Kiev, il co-fondatore del gruppo Mozart Andy Milburn ha sciolto la sua compagnia di mercenari e ora si sta scagliando contro Max Blumenthal di The Grayzone per aver smascherato le sue invettive  contro i soldati ucraini che ha addestrato.

Una delle più importanti società mercenarie che operano al di fuori degli Stati Uniti è crollata sotto il peso delle responsabilità del suo direttore: il co-fondatore del gruppo Mozart e colonnello dei marine in pensione Andy Milburn che è stato coinvolto in una serie di episodi di ubriachezza anche ripresi dalle telecamere,  che hanno portato gli ufficiali ucraini a soprannominarlo“il pazzo americano”.

Con decine di miliardi di aiuti militari statunitensi che affluiscono nella zona di conflitto, questo potrebbe essere uno dei momenti migliori  per guidare un gruppo mercenario (vedasi il ruolo degli altri “musicisti’” russi della Wagner, ndr), ma il 2 febbraio Milburn è stato costretto ad annunciare la chiusura della sua ditta. “Oggi è stato l’ultimo giorno per il Gruppo Mozart. Il Gruppo Mozart si chiude oggi”, ha twittato Milburn, aggiungendo “il nome e il suo peso erano diventati oggetto di contenzioso e una distrazione dalla nostra missione principale: addestrare soldati ucraini e salvare civili”. Il crollo del gruppo mercenario rappresenta la drammatica caduta in disgrazia per un veterano di 59 anni che fu addirittura oggetto di un favorevole profilo dell’ottobre 2022 da parte del New York Times che lo ha definì coraggioso umanitario “guidato dallo stesso spirito filo-ucraino che ha fatto sventolare le bandiere giallo-blu in tutto il mondo occidentale”. La fine del gruppo Mozart arriva poco più di un mese dopo che l’editore di Grazyone, Max Blumenthal, ha pubblicizzato un podcast video in cui Milburn beveva bicchieri di whisky esternando una serie di lamentele e accuse risentite contro il governo ucraino e le forze armate:”è una società corrotta e incasinata” (quella ucraina) guidata da “persone incasinate”, ha detto Milburn, accusando le forze ucraine di “atrocità” pochi che uccidono prigionieri di guerra russi “che si sono arresi”.

Quando il Mozart Group ha chiuso i battenti, il tweet di Blumenthal sullo sproloquio da ubriaco di Milburn era stato visto più di 3,9 milioni di volte e l’interessato ha risposto con un tentativo assurdamente goffo di limitare i danni, accusando l’editore di The Grayzone di essere uno “pilotato dalla propaganda russa” e affermando che il video era un “falso assoluto”. In un thread separato pubblicato in ucraino sull’account Twitter ufficiale del gruppo Mozart, la società di Milburn ha falsamente accusato Blumenthal di aver vissuto in Russia per diversi anni, di avere una moglie russa e di aver lavorato per le emittenti russe RT e Sputnik. Più tardi ha riconosciuto al New York Times che il famigerato video era fin troppo reale: “Ovviamente non avrei dovuto dirlo”,ha detto essendo pure accusato a Kiev di effrazioni criminali e furie da ubriachi. Secondo una causa intentata contro il colonnello lo scorso gennaio dal direttore finanziario del gruppo Mozart Andrew Bain, l’intervista al podcast non rappresentava la prima volta che Milburn lasciava che l’alcol ostacolasse il suo miglior giudizio.

In effetti a Kiev, presumibilmente ubriaco dopo il coprifuoco, dovette essere salvato dalla prigione dal direttore amministrativo del Gruppo e questo incidente è stato uno dei “tanti incontri” tra Milburn e le forze dell’ordine ucraine.

È anche accusato di “aver orchestrato e partecipato all’irruzione e al furto con scasso di un magazzino” gestito dall’Ucraina Freedom Fund, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti, l’incidente avrebbe dato il via a una causa penale nei suoi confronti.   

In un altro incidente, il colonnello e una manciata di suoi dipendenti si sono recati in un edificio di proprietà del Chief Financial Officer, diventato querelante, per ritirare l’attrezzatura “per le missioni nel Donbass”. Secondo il New Yok Time quando gli è stato rifiutato l’ingresso, uno dei suoi mercenari ha inchiodato la guardia di sicurezza contro il muro mentre Milburn ha sfondato la porta.

Nelle cause a lui intentate si afferma inoltre che “l’imputato Milburn è ora comunemente indicato dalla leadership militare ucraina come il ‘pazzo americano'” e un alto ufficiale militare ucraino si è chiesto ad alta voce: “non può tornare a casa e smettere di salvare il nostro paese?”.

Gli ex colleghi di Milburn hanno affermato di aver inviato messaggi ostili e minacciosi a “l’ex comandante generale in pensione dello Special Operations Command Europe” e a un padrone di casa che  ha sfrattato Milburn per aver accolto un“cane randagio non addestrato” che “defecava e urinava liberamente” mentre il querelato teneva “numerose feste notturne” in quella proprietà.

Insieme alle molteplici accuse di aver indirizzato i fondi dell’azienda altrove, Milburn è anche accusato di “aver assunto unilateralmente come sua assistente personale” una donna ucraina che ha incontrato su un sito di appuntamenti e di averle pagato uno stipendio di $ 90.000.

Tuttavia, secondo il New York Times, il colonnello non era l’unico mercenario di Mozart con problemi di alcolismo o un’irresistibile voglia di scorrere le app di appuntamenti. Molte delle reclute erano “veterani da combattimento brizzolati che hanno ammesso di lottare con il disturbo da stress post-traumatico e il consumo eccessivo di alcol. Quando non lavoravano, gravitavano attorno agli strip club, ai bar e agli appuntamenti online di Kiev”. Nonostante i suoi problemi legali e personali,  Milburn avrebbe affittato un ufficio a Kiev e ha in programma di lanciare una nuova operazione mercenaria.

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