La guerra di Putin

Ucraina: Zelensky “blocca” le comunicazioni fra i governatori regionali e il generale Zaluzhny

 

di Giuliano Longo

L’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky la scorsa settimana ha disposto che i governatori regionali “interrompano qualsiasi comunicazione”con il capo di Stato maggiore delle Forze armate ucraine Valery Zaluzhny (Nella foto).

Secondo quanto riportato dalla pubblicazione ucraina semiclandestina STRANA,  l’ordine mira a evitare che “le élite regionali non creino entusiasmo”nei confronti del generale mentre  Zelensky starebbe organizzando una serie di “attività volte a distruggere un potenziale concorrente”.

“Strana” in Ucraina è considerato un media dell’opposizione e tendenzialmente filorusso, nel 2021 è stato bloccato dalle autorità ucraine con l’accusa di aver svolto attività di propaganda a favore di Mosca. Continua tuttavia ad operare attraverso sistemi alternativi e sviluppando alcuni dei suoi canali social e su Youtube. Tuttavia, va ricordato che in seguito all’invasione  anche in Russia il portale web del quotidiano è stato oscurato, date le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino.

Da settimane diversi media ( fra i quali Ore12) riferiscono dello scontro interno fra Zelensky e Zaluzhny, inoltre un articolo pubblicato ieri dal settimanale britannico “The Economist”riferisce che i rapporti tra i due sarebbero pessimi.

La causa risale alla recente intervista rilasciata dal generale proprio al “The Economist”, nel corso della quale ha dichiarato che la guerra in Ucraina versa in una fase di stallo, suscitando reazioni e richieste di dimissioni da parte di esponenti del partito del presidente.

Dopo la pubblicazione dell’intervista lo stesso Zelensky ha rimproverato pubblicamente il generale, inviandogli il chiaro avvertimento “di attenersi agli affari militari piuttosto che fare politica”. Una fonte governativa di alto livello citata da  “The Economist” ha riferito che il conflitto fra i due sarebbe il risultato “prevedibile” della fase di stallo in cui versa la controffensiva ucraina, che “non è andata secondo i piani”.

Secondo la fonte, Zaluzhny si sarebbe esposto troppo nel contraddire le posizioni pubbliche più ottimistiche del suo presidente, prendendosi una libertà che pochi all’interno del governo potrebbero permettersi, soprattutto ora che a Kiev è in corso la caccia alle streghe sui responsabile  del fallimento militare.

“I politici dicono che i loro generali sono dei cretini addestrati dai sovietici. E i generali dicono che i politici sono degli idioti che interferiscono negli affari militari. La vittoria ha molti padri, ma nessuno vuole essere genitore di una fase di stallo”, ha riferito la fonte.

Recentemente il “Washington Post” ha tuttavia  notato che Zaluzhny, popolare tra i suoi concittadini, potrebbe rappresentare una minaccia per Zelensky se decidesse di iniziare una carriera politica. Ufficialmente, non ha espresso alcuna ambizione politica, ma secondo “The Economist”, questo non  non significa che il generale non rappresenti un potenziale avversario per il presidente ucraino.

Quest’ultimo, un attore comico fino al 2019 e grande comunicatore , sa quanto velocemente la società ucraina possa creare e distruggere i suoi leader come è avvenuto dalla indipendenza del Paese i poi.

Alcuni sondaggi interni dei quali ha preso visione  il settimanale britannico suggeriscono che il presidente, sino a poco tempo fa indicato come unico baluardo per il suo ruolo nella difesa del Paese e della democrazia, è stato offuscato dagli scandali di corruzione nel suo governo.

I dati, che risalgono a metà novembre, mostrano che la fiducia nel presidente è scesa al 32%, meno della metà di quella del generale Zaluzhny 70%. Inoltre, anche il direttore dell’intellingence militare ucraina, Kyrylo Budanov, la cui moglie è stata avvelenata, può contare su valutazioni migliori del presidente pari al 45%.

La stessa decisione di Zelensky di rinviare le elezioni presidenziali del prossimo anno, giustificata dalla legge marziale in vigore in Ucraina, potrebbe essere dovuta al timore di non ottenere il consueto plebiscito popolare.

Se in apparenza la solidarietà e il sostegno occidentale all’Ucraina, ultimamente attenuato sul piano degli aiuti, non è detto che nelle Cancellerie e soprattutto a Washington si punti tutto e solo sull’attuale presidente che ha spesso, più o meno velatamente, ha accusato gli alleati di essere responsabili dell’attuale impasse della sua offensiva a causa della carenza dell’equipaggiamento militare richiesto.

Nella sostanza è sempre più evidente che il conflitto, come esplicitamente ammesso non solo dal generale  Zaluzhny, ma anche dal Pentagono e ambienti militari Nato, potrebbe congelarsi per tutto il prossimo anno tanto che hanno consigliato a Zelensky di consolidare le difese nel corso dell’inverno come hanno fatto i russi dopo essere stati sloggiati da  Khersonnel novembre dello scorso anno.

Ma il vero problema è se il “congelamento “ del conflitto possa preludere ad un armistizio vero e proprio, adombrato di recente anche da Putin, oppure sia una tattica di entrambe le parti per sferrare le rispettive offensive la prossima primavera. Resta il fatto che nonostante il maltempo e le prime nevi i russi attaccano nord e a sud del fronte con qualche risultato tattico perseguendo la strategia del dissanguamento dell’Ucraina.

Una crisi politica interna al regime di Kiev gioverebbe sicuramente a Mosca, ma significherebbe anche la fine politica di Zelenskyforse troppo mitizzato dall’Occidente ed una successione di tipo militare che non gioverebbe all’immagine dell’Ucraina né in vista dell’adesione alla UE e tanto meno in una sua graduale adesione alla Nato, che i non pochi nelle Cancellerie europee e a Washington osteggiano.

aggiornamento la crisi russo-ucraina ore 14.17

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