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USA elezioni. Lo slancio di Harris sta crescendo, ottimismo fra i Democratici

 

I sondaggi condotti in vista della convention democratica di questa settimana a Chicago mostrano che Kamala Harris è in leggero vantaggio su Trump a livello nazionale e nella maggior parte degli stati chiave in bilico. Un’inversione di tendenza drastica rispetto al precedente grande distacco del presidente Joe Biden prima di abbandonare la sua candidatura quattro settimane fa.

Domenica, un nuovo sondaggio nazionale ABC News/Washington Post/Ipsos dava Harris in vantaggio di 6 punti tra i probabili elettori, il 51% contro il 45%, mentre un sondaggio CBS News/YouGov dava Harris in vantaggio di 3 punti.

Harris , sempre dai sondaggi, ottiene un piccolo vantaggio in un numero sufficiente di stati in bilico che possono garantirle la maggioranza del Collegio elettorale, un segnale profondamente preoccupante per Trump proprio negli ultimi mesi cruciali della campagna.

Kamala registra vantaggi di almeno 4 punti in quattro sondaggi statali del New York Times e del Siena College (Arizona, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin), che da soli darebbero a Harris abbastanza voti elettorali per vincere la presidenza, anche se perdesse gli altri stati indecisi.

Secondo le ultime medie dei sondaggi di FiveThirtyEight, Trump avrebbe bisogno  di ribaltare la tendenza  in uno dei tre stati del “muro blu”(colore dei Democratici, Michigan, Pennsylvania o Wisconsin,  per vincere a novembre, a patto che conquisti tutti gli stati in cui è attualmente davanti a Harris nelle medie dei sondaggi.

Ma la tempistica e la portata dell’ascesa di Harris sono notevoli.  Candidata il 21 luglio, appena otto giorni dopo il tentativo di assassinio dell’ex presidente Trump e meno di 72 ore dopo il suo  discorso di accettazione  alla convention repubblicana di Milwaukee, The Donald era molto più forte, almeno nei sondaggi, di Biden.

Harris sembra dunque avere il vento in poppa da quando la convention repubblicana si è conclusa il mese scorso, ma non è affatto scontato che Harris continuerà a salire fino alla fine di agosto.

Secondo un esperto americano di sondaggi consultato dalla pubblicazione POLITICO della catena Bild,storicamente, le preferenze degli elettori  sono pressoché consolidate alla conclusione delle convention, e qualsiasi cambiamento nei sondaggi dopo le convention, è in generalmente modesto. Ma questa è stata tutt’altro che una tipica campagna, con la rinuncia di un presidente in carica e la scelta della sua vice a pochi mesi dalle elezioni.

Nel sondaggio ABC News/Washington Post/Ipsos, gli americani hanno dichiarato di avere più fiducia in Trump che in Harris quando si tratta di gestire l’economiache nove intervistati su dieci ritengono molto importante per il loro voto.

A luglio, Trump aveva un vantaggio di 31 punti su Biden. Alla domanda  quale candidato “sia in condizioni fisiche sufficientemente buone per svolgere efficacemente la funzione di presidente”.il 78enne Trump era in svantaggio di 30 punti sulla Harris  sulla stessa domanda.

Harris, 59 anni, supera Trump nella scelta del candidato “onesto e affidabile”(di 15 punti), per “l’acutezza mentale necessaria per svolgere efficacemente il ruolo di presidente”(di 9 punti),  “ comprende i problemi delle persone”(di 7 punti) e “rappresenta i tuoi valori personali”(di 6 punti).

Nel sondaggio ABC News/Washington Post/Ipsos, Harris è in testa tra gli under 40,con il 57% contro il 37%, nonostante il mese scorso Biden e Trump fossero testa a testa nel giudizio di questi. Harris sta superando Biden anche tra gli elettori neri e ispanici, che costituiscono ampi segmenti dell’elettorato in Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina.

Anche prima del dibattito di giugno, il giudizio negativo sul declino di Biden era particolarmente concentrato tra i giovani e gli elettori non bianchi, e molti di quegli stati della Sun Belt AlabamaArizonaCaliforniaFloridaGeorgiaLouisianaArkansasColoradoUtahMississippiNevadaNuovo MessicoTexasCarolina del NordCarolina del Sud) sembravano fuori portata.

Per Trump esisteva ancora una via per una maggioranza  se avesse vinto nella Rust Belt (stati della ruggine in crisi industriale: Upstate New York , Pennsylvania , Ohio , West Virginia , Indiana , Illinois , la penisola inferiore del Michigan , il sud-est del Wisconsin e piccole parti del Kentucky , del Maryland , del New Jersey e l’ area metropolitana di St. Louis nel Missouri), ma la ripresa di Harris le dà la possibilità di vincere anche se Trump puntasse a uno di quegli stati del nord.

Nel sondaggio ABC News/Washington Post/Ipsos, gli afroamericani voterebbero per Harris, 83% contro il 11%, lo stesso vale per i sondaggi del New York Times/Siena College Sun Belt-state, in cui Harris è in testa, 84% contro 11%.

Un sondaggio  tra gli elettori neri del Michigan e della Pennsylvania mostra che Trump ottiene tra questi solo circa il 10%  dei voti, più o meno la stessa percentuale del 2020.

Altri  sondaggi mostrano un sostegno storicamente elevato per Trump,, come quello della Fox News della scorsa settimana , che vede l’ex presidente catturare il 26% degli elettori neri. Ma in generale, la tendenza indica che Harris, di origine nera e sud asiatica, vincerà una quota più importante  fra questi.

Biden ha basato la sua campagna sulla tesi che la democrazia fosse in gioco e che sarebbe stata minacciata se Trump avesse vinto le elezioni. Il messaggio della Harris  è più sfumato, ma  il 77% afferma che proteggere la democrazia, ma solo subito dopo l’economia e inflazione, a pari merito con assistenza sanitaria e criminalità.

Non sorprende che i candidati vedano aumentare le loro quotazioni durante la convention del loro partito (una vera e propria manna televisiva per la loro immagine). Attualmente Harris, che precede Trump di 1,4 punti percentuali nella media dei sondaggi RealClearPolitics e di 2,6 punti nella media FiveThirtyEight , si presenta alla convention in una posizione più debole rispetto a quella Biden nel 2020, ma più forte rispetto a quella di Hillary Clinton nel 2016.

Storicamente, un partito ottiene circa 4 punti di rimbalzo dalla sua convention, e  secondo POLITICO,  questi rimbalzi non sempre si annullano a vicenda Quindi il partito che vede il miglioramento maggiore durante le convention “mantiene il suo guadagno nei sondaggi dell’ultima settimana.

L.G.

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