Il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, protagonista degli scontri a Roma per il No Green pass si è messo in evidenza “quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la Cgil”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, alla Camera spiegando perché non si è intervenuto nei suoi confronti. “C’era il rischio di una reazione violenta dei suoi sodali”, ha sottolineato. La replica della Meloni: “Allora il governo sapeva”. Giuliano Castellino, ha ricordato il ministro, “è destinatario di Daspo, sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, restrizione della mobilità dalle 6:30 di mattina e divieto di mobilità dalle 21 in poi. La sua condotta alla sede della Cgil ha portato al suo arresto in flagranza differita e la sua posizione è al vaglio della magistratura per gravissime contestazioni mossegli”. L’uomo, ha aggiunto, “in passato era già stato oggetto di diverse segnalazioni per violazioni al regime di sorveglianza speciale”. La questione dello scioglimento di Forza Nuova, ha ribadito, “è all’attenzione del governo la cui azione collegiale potrà indirizzarsi” anche sulla base di quanto deciderà “la magistratura” e di quali saranno “le indicazioni del Parlamento” che dovrà votare la mozione presentata dal Pd. La Lamorgese ha sottolineato che quello degli scioglimento di un movimento politico “è un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza. “Il ministro Lamorgese dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavano la sua fosse sostanziale incapacità, oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E’ stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione”. Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al question time alla Camera.
aggiornamento violenze a Roma del 13 ottobre 2021 ore 15.15
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