La guerra di Putin

L’Ucraina non aveva sbagliato ed aveva già deciso di tenere operative le rotte per far uscire il grano dal Paese

L’Ucraina manterrà le sue rotte di esportazione del grano utilizzate prima della firma dell’accordo di Istanbul, siglato ieri. Lo ha affermato il ministro delle Politiche agrarie ucraino Nikolay Solsky, secondo quanto riporta la Tass. “Il prezzo per portare il grano ucraino nei porti della Polonia, degli Stati baltici, della Romania e di altri Paesi era alto e rimane alto. Ma quelle rotte saranno mantenute e sviluppate, perché ora dobbiamo avere sempre un’alternativa”, ha detto alla televisione Rada. Il ministro delle Infrastrutture ucraino Alexander Kubrakov, che venerdì ha firmato il documento di Istanbul da parte dell’Ucraina, ha aggiunto che Kiev continuerà a cercare vie alternative di trasporto del grano nonostante l’accordo. Ieri a Istanbul è stato firmato un pacchetto di intese volte a risolvere il problema delle forniture di cibo e fertilizzanti sui mercati globali. In base al memorandum Russia-ONU, le Nazioni Unite si impegnano a lavorare per revocare le restrizioni anti-russe che ostacolano le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti. Un altro documento prevede un meccanismo per esportare grano dai porti del Mar Nero controllati dall’Ucraina. Un accordo tra Russia, Turchia e Nazioni Unite prevede l’istituzione di un centro di coordinamento a quattro per ispezionare le navi che trasportano grano per prevenire il contrabbando di armi ed escludere eventuali provocazioni.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.09

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