Esteri

Aereo Air India diretto a Londra si è schianta dopo il decollo: a bordo c’erano 242 persone

 

Un aereo dell’Air India diretto a Londra Gatwick è precipitato oggi dopo il decollo dalla città di Ahmedabad, schiantandosi su un dormitorio universitario nella zona residenziale di Meghani. Il volo AI171, un Boeing 787, trasportava 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio: tra questi 169 cittadini indiani, 53 britannici, sette portoghesi e un canadese. Il ministro degli affari esteri Antonio Tajani ha confermato che “non risultano esserci italiani nella lista passeggeri né tra gli iscritti all’Aire né nella lista Viaggiare sicuri. Anche un residente che alloggia in una abitazione vicina all’aeroporto sta bene”.

La polizia ha riferito che più di 100 corpi, la maggior parte dei quali gravemente carbonizzati, sono stati portati all’ospedale pubblico locale per l’autopsia. Ma ci sono edifici distrutti e corpi ovunque. Molte persone sono intrappolate.

Foto e video della zona mostrano parti della fusoliera sparse intorno all’edificio contro cui si è schiantato. La coda dell’aereo è rimasta incastrata sul tetto dell’edificio.

L’aereo è un Boeing 787-8 Dreamliner con numero di registrazione VT-ANB, e numero di serie 36279. Il primo volo dell’aereo è avvenuto il 14 dicembre 2013 ed è stato consegnato ad Air India nel gennaio 2014. Era decollato da Ahmedabad intorno alle 13:47, con un leggero ritardo rispetto all’orario previsto. Le autorità affermano che si è schiantato nove minuti dopo aver ricevuto l’autorizzazione al decollo. Il sito web di tracciamento dei voli Flightradar24 ha condiviso che i dati ADS-B (Automatic Dependent Surveillance Broadcast) iniziali del volo Air India AI171 mostrano che l’aereo ha raggiunto una quota barometrica massima di 180 metri (la quota dell’aeroporto è di circa 60 metri). Ha poi iniziato a scendere a una velocità verticale di -145 metri al minuto.

La direzione generale dell’aviazione civile indiana ha rilasciato una dichiarazione ai media indiani: “Il capitano Sumeet Sabharwal è un ufficiale con 8.200 ore di esperienza. Il copilota aveva 1.100 ore di volo. Secondo quanto comunicato dall’ATC, l’aereo è partito da Ahmadabad alle 13:39 IST (08:09 UTC) dalla pista 23. Ha lanciato una chiamata di soccorso all’ATC, ma in seguito non ha ricevuto alcuna risposta. L’aereo, subito dopo la partenza dalla pista 23, è precipitato al suolo all’esterno del perimetro dell’aeroporto. Dal luogo dell’incidente si è visto un denso fumo nero”. L’aeroporto è stato chiuso, e tutti i voli sospesi.

Un alto ufficiale di polizia ha riferito ai giornalisti che l’aereo si è schiantato contro un dormitorio per medici. “Abbiamo bonificato quasi il 70-80% dell’area”, ha detto alla Reuters.

L’AEREO

Questo è il primo schianto di un Boeing 787 Dreamliner, ricorda il Guardian. Sebbene le compagnie aeree che lo utilizzano abbiano avuto problemi diffusi con i motori del 787, costringendo molte di loro a lasciare a terra gli aerei e a ridurre i voli, il livello di sicurezza del 787 in servizio è stato finora buono. Tuttavia, nel corso degli anni, l’ente regolatore della sicurezza statunitense, la Federal Aviation Administration (FAA), ha dovuto indagare su diversi casi, tra cui una picchiata in volo su un volo LATAM avvenuta lo scorso anno.

Durante un’udienza a Washington, un informatore aveva esortato Boeing a tenere a terra tutti i 787 Dreamliner in tutto il mondo. Boeing aveva respinto le affermazioni dell’ex ingegnere.

Ci sono più di 1.100 787 in servizio in tutto il mondo, utilizzati dalla maggior parte delle principali compagnie aeree internazionali. Il modello è stato apprezzato per la sua efficienza nei consumi di carburante e la minore rumorosità rispetto ai modelli precedenti.

I due incidenti più gravi dovuti a guasti sui Boeing hanno coinvolto il nuovo modello 737 Max, in Indonesia e in Etiopia nel 2019 e nel 2020. L’aereo è stato ritirato dal servizio per quasi un anno, prima di essere rilanciato e riportato in uso su larga scala. Air India gestisce attualmente circa 30 Dreamliner e li impiega per voli a lungo raggio. L’ultimo incidente di Air India, nell’agosto 2020, ha coinvolto un Boeing 737-800 Air India Express di piccole dimensioni, che stava atterrando all’aeroporto di Calicut in condizioni meteorologiche avverse ed è uscito di pista.

IL CORDOGLIO

In una dichiarazione su X, il primo ministro indiano Narendra Modi ha scritto che “la tragedia di Ahmedabad ci ha sconvolti e addolorati. È straziante oltre ogni dire. In questo momento di tristezza, il mio pensiero va a tutti coloro che ne sono stati colpiti. Sono stato in contatto con ministri e autorità che stanno lavorando per assistere le persone colpite”.

La “Chief Minister” del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha scritto sul social X: “Sono sconvolta e profondamente scioccata nell’apprendere del tragico incidente aereo di Air India avvenuto oggi ad Ahmedabad”. E ancora: “E’ una notizia tristissima per tutti noi e porgo le mie condoglianze alle famiglie delle vittime, mentre attendiamo con ansia notizie sui sopravvissuti e preghiamo affinché tutti siano salvi”.

“Con sentimenti di profonda tristezza ho appreso la notizia della sciagura aerea occorsa nei pressi di Ahmedabad, che ha causato così tante vittime. Dinanzi a un evento luttuoso di tale portata, l’Italia si stringe con partecipe commozione e vicinanza all’amico popolo indiano. A nome della Repubblica Italiana, rivolgo le più sentite espressioni di cordoglio alla Sua persona, alle famiglie delle vittime di ogni nazionalità e all’India tutta”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Presidente della Repubblica dell’India, Droupadi Murmu.

“Profondamente addolorata per il tragico disastro aereo avvenuto ad Ahmedabad. A nome del Governo italiano e mio personale, esprimo le più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e la nostra piena solidarietà al popolo indiano in questo momento di grande dolore”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni.

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