I dati sugli incidenti stradali a Roma presentati nell’ambito della ricerca condotta dall’Università Lumsa dimostrano che questa Amministrazione sta percorrendo la strada giusta da un lato disincentivando l’utilizzo delle auto private dall’altro incoraggiando azioni a supporto della mobilità sostenibile.
Nel constatare che molte delle proposte avanzate dalla forza politica che rappresento in Consiglio in materia di sicurezza stradale e tutela ambientale sono state accolte dall’assessore Patanè, ritengo che dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione per tutelare prioritariamente le fasce più deboli della città come pedoni e ciclisti.
Diminuire il numero delle vetture private in circolazione significa non solo promuovere la sostenibilità ambientale, e quindi la tutela della salute pubblica, ma anche ridurre gli incidenti che in modo particolare a Roma coinvolgono coloro che si spostano a piedi.
Tra le vittime della strada ci sono però anche tanti ciclisti che ogni anno vanno purtroppo ad incrementare i numeri di quella che possiamo definire una vera e propria strage silenziosa. A loro tutela, oltre all’aumento delle piste e dei percorsi ciclabili, propongo la sperimentazione dei sensori per l’eliminazione dell’angolo cieco dei mezzi pesanti che camminano in città e che come evidenziato dai numerosi casi di cronaca mette seriamente a repentaglio l’incolumità degli utenti delle due ruote a pedali e perfino dei pedoni.
Come amministratori pubblici abbiamo il dovere di proteggere in ogni modo chi sceglie di adottare la mobilità dolce e allo stesso tempo incoraggiare il cambiamento degli stili di vita.
Così in una nota il consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista Ferdinando Bonessio.